La rivincita di Ciano, gioiello dimenticato
Ciano Cesena – Compagno di squadra di Lorenzo Insigne ai tempi della Primavera del Napoli, sembra finalmente aver trovato la consacrazione.
Fucina di talenti, palestra di vita per eccellenza, la città campana di Marcianise è diventata negli ultimi anni il punto di riferimento della boxe italiana. Da Clemente Russo a Vincenzo Mangiacapre, esempi virtuosi di ragazzi strappati a un destino apparentemente segnato grazie allo sport, luogo ideale dove coltivare l’ambizione di riscattare un contesto sociale nel quale è difficile emergere e dire di avercela fatta. Non solo pugili però, perché dalla provincia di Caserta arriva anche Camillo Ciano, di professione calciatore, simbolo del Cesena di Andrea Camplone, veterano della serie B nonostante i soli ventisei anni d’età. Classe cristallina, talento assicurato, l’ex prodotto delle giovanili del Napoli (dai Giovanissimi alla Primavera) è oggi tra i giocatori di maggior spessore dell’intero campionato cadetto, tanto da attirare su di sé le attenzioni di diversi club pronti a strapparlo alla società del presidente Lugaresi, attualmente terzultima in classifica, partita a inizio stagione con ben altre ambizioni visto l’organico di grande livello.
AZZURRO MANCATO
La miglior stagione della carriera di Lorenzo Insigne coincide guarda caso con quella altrettanto positiva del suo ex compagno ai tempi della Primavera del Napoli. Sì perché il talento di Frattamaggiore e quello di Marcianise hanno condiviso gli anni più belli e spensierati assieme a Sepe e Maiello – gli altri due gioielli del gruppo guidato da Apuzzo – oggi rispettivamente a Napoli e Frosinone. Fiori all’occhiello di un vivaio troppo spesso sottovalutato, talenti precoci che è difficile accompagnare nelle giusta maniera nel necessario percorso di crescita verso la piena maturazione, soprattutto a cavallo del fatidico passaggio dalla Primavera alla prima squadra. Nell’estate 2010 le strade di Ciano e Insigne si divisero, con il club partenopeo che decise di mandare i propri giovani in rampa di lancio a farsi le ossa in Lega Pro, rispettivamente con Cavese e Foggia. “Lo lasceremo a Cava sino al termine della stagione sperando che nel girone di ritorno possa bissare le dieci reti messe a segno nell’andata – disse l’allora direttore sportivo del Napoli Bigon – nonostante le richieste di alcuni club di serie B”. Una crescita costante fino ai giorni nostri, passando per le esperienze a Crotone, Padova, Avellino e appunto Cesena, probabilmente l’ultima prima di spiccare definitivamente il volo e assaggiare la massima serie. Avrebbe voluto restare in orbita Napoli e magari coltivare il sogno di esordire al San Paolo con la maglia azzurra addosso, ma Ciano ha dimostrato ampiamente di aver metabolizzato la bocciatura del club di De Laurentiis che nel 2014 decise di disfarsene cedendolo a titolo definitivo al Parma.

DRAGO NEL DESTINO
La storia insegna che più di ogni altro elemento, a indirizzare la carriera di un calciatore, può essere l’incontro con un tecnico capace di intuirne le qualità, traducendole al meglio sul campo. Il destino di Ciano è legato senza dubbio a quello di Massimo Drago, per anni tecnico del Crotone prima del passaggio al Cesena, dove aveva fortemente voluto anche il suo allievo prediletto. Al fianco del suo mentore, Ciano ha notevolmente innalzato il suo livello di gioco, divenendo un giocatore completo e imponendosi prepotentemente anche in zona gol, particolare che fino a poco tempo fa rappresentava il difetto più evidente. Non è un caso che proprio nella stagione del ritorno a Crotone, dove il Parma l’aveva girato in prestito biennale, abbia toccato quota 17 reti (suo massimo in carriera). L’accresciuta consapevolezza nei suoi mezzi, tecnici e caratteriali, ha restituito agli osservatori lo stesso giocatore ammirato da ragazzino, in grado al momento di ricoprire con efficacia tutti i ruoli d’attacco, senza perdere mai di vista la porta avversaria. Di precisione, a giro sul secondo palo partendo da destra, di forza ad anticipare il marcatore diretto come nell’ultima rete (l’ottava stagionale) segnata nel posticipo di lunedì scorso a Perugia. Finalmente maturo, Ciano calcia indifferentemente con entrambi i piedi, dimostra personalità nelle fasi calde della partita e rappresenta il punto di forza di un Cesena pericolante che fatica a tirarsi fuori dai guai in un campionato ancora lunghissimo che non smette di regalare sorprese. Poteva abbandonare la nave in preda alla tempesta – con lo Spezia pronto ad accoglierlo nel mercato di gennaio – ma ha deciso di restare e continuare ad essere un fattore decisivo. Il tempo è galantuomo, e alla fine anche per Ciano si spalancheranno le porte del calcio che conta, basta non scomporsi e aspettare l’occasione giusta, quella che siamo certi di questo passo non tarderà molto ad arrivare.