Pato vola in Cina, pronte le visite mediche con il Tianjin
Pato Tianjin calciomercato – Il brasiliano ex Milan è pronto a raggiungere Cannavaro in Cina.
Ennesima avventura per Alexandre Pato. Il brasiliano, considerato uno degli astri nascenti del calcio mondiale ai tempi del Milan, andrà a giocare in Cina. A volerlo è il Tianjin di Fabio Cannavaro, che dopo aver trattato senza successo Nikola Kalinic della Fiorentina si è spostato sul profilo del Papero. Pato, dopo un avvio di stagione promettente con il Villarreal, si è lentamente normalizzato fino a portare il mister Escribà a definirlo “al di sotto delle aspettative”. Un percorso al di sotto delle aspettative quello dell’ex Milan, fenomeno a 17 anni, frenato dagli infortuni cronici e da una serie di comportamenti non esattamente ligi al dovere di calciatore. Il classe 1989 è pronto a volare in Cina per l’ennesima avventura: il Sottomarino Giallo incasserà 12 milioni di euro, a Pato ne andranno 6 a stagione. In Spagna il Papero ha collezionato 24 presenze sulle 30 a disposizione sino ad ora, realizzando appena 6 reti, di cui 2 in campionato. Troppo poco per uno che, dopo un avvio di carriera importante, è tornato in Brasile senza brillare particolarmente fra Corinthians e San Paolo per poi avere una chance in Inghilterra con il Chelsea. La chiamata del Villarreal, con il gol nei preliminari di Europa League, sembrava averlo lanciato verso un futuro – finalmente – migliore: così non è stato.
Nella giornata di ieri Pato è volato in Italia, a Catania, dove è stato effettuato il ritiro del Tianjin. Visite mediche e firma saranno le formalità da effettuare nelle prossime ore, dopodiché il Papero potrà lanciarsi anima e corpo nella nuova avventura, cominciando la preparazione agli ordini di mister Cannavaro. A 27 anni il brasiliano si lancia in una nuova avventura lontana dal calcio che conta: e dire che c’era stata un’investitura importante, quella di Falcao, quando era ancora giovane. “Pato era già un potenziale campione a 16 anni, al tempo delle giovanili. Si vedeva che era “diverso”. Lui doveva imparare ancora quasi tutto. Ma aveva colpi. Ha forza fisica, di testa è bravo, ha personalità”.