Pioli, la passione per l’Inter e il talento italiano che non ti aspetti

Pioli, la passione per l’Inter e il talento italiano che non ti aspetti

Pioli Inter Gabigol – Il tecnico dell’Inter ha parlato in una lunga intervista al Corriere dello Sport.

Dopo l’ultimo KO ottenuto in campionato in quel di Napoli, l’Inter di Stefano Pioli ha saputo rialzare la testa. I nerazzuri hanno rimontato dal decimo posto collezionando ad oggi 6 vittorie consecutive. Trionfare contro il Pescara per ottenere la settima gemma: questo l’obiettivo di Icardi e soci. Intanto lo stesso tecnico interista, Stefano Pioli, ha rilasciato una lunga intervista al ‘Corriere dello Sport’ partendo proprio dalla sua fede nerazzurra. “Ero interista perché venivo da una famiglia di interisti, e la prima partita di serie A che ho visto è stata Bologna-Inter, goal di Muraro. Ero interista perché mio padre e mia madre ci parlavano bene dell’Inter. Sono cresciuto con l’Inter di Beccalossi, di Pasinato, di Altobelli, di Bordon, di Bini. Lo sono sempre rimasto, anche se poi la mia carriera da calciatore e da allenatore mi ha portato in altre squadre. Un’emozione e, allo stesso tempo, un’occasione allenare l’Inter. Ora posso migliorare, per completarmi dal punto di vista professionale, non solamente tecnico tattico, e anche dal punto di vista della gestione, dell’atteggiamento, della psicologia. La squadra che sognavo da bambino. L’Inter è il club che ho sfiorato da giocatore, perché dal Parma sembrava potessi passare in nerazzurro. Poi, nello stesso giorno, sono passato invece alla Juventus. Oggi ho un’occasione che sto cercando di sfruttare nel miglior modo possibile”.

Disastro Inter?

Pioli parla poi della situazione trovata al suo arrivo all’Inter. Un quadro generale forse non esaltante ben raddrizzato dal lavoro sul campo. “Io sono rimasto positivamente sorpreso: ho trovato una squadra molto disponibile, che aveva voglia di lavorare. Una squadra consapevole che non stava rendendo in linea con i valori che ha. E per questo, con grandissima disponibilità al lavoro, con la voglia di tirarsi su le maniche. Lavorando tutti insieme, un lavoro attento, di qualità, di precisione, curando tutti i minimi particolari, si può ancora cercare di trasformare una stagione che sembrava negativa in una positiva. Ho trovato molta disponibilità, una struttura societaria e organizzativa che dall’esterno sembrava non compatta, non unita. Invece ho trovato una proprietà ambiziosa, un management molto unito, mi sono trovato nelle condizioni ideali per lavorare.”

Il talento di Gagliardini

Il tecnico nerazzurro è chiamato poi ad un giudizio su Roberto Gagliardini, fiore all’occhiello della campagna acquisti dell’Inter. “Credo che Gagliardini sia un centrocampista moderno. A me piacciono i giocatori duttili. Gagliardini lo è, nel senso che può giocare in un centrocampo a due, può giocare in un centrocampo a tre. Lui ha un grande senso della posizione, ha personalità e gioca un calcio molto semplice ma efficace. E’ quello che io richiedo ai miei centrocampisti. L’importante è occupare bene il campo, l’importante è avere i tempi di inserimento giusti. Insomma, importante, per il centrocampista, è avere le due fasi di gioco, e lui le ha. E’ un ragazzo giovane, che si sta completando, ma è un ragazzo già pronto che ci dà energia, ci dà fisicità, ci dà efficacia. E’ stato un investimento importante e un acquisto importante per l’Inter”.

Il paragone con Gabigol

Da quando è arrivato Pioli pare aver trovato più spazio anche Gabigol. L’allenatore dell’Inter mette in campo un parallelo interessante: “E’ chiaro che è un ragazzo giovane, un ragazzo di talento, un ragazzo che però arriva da un Paese molto lontano, con una mentalità, anche calcistica, molto diversa e quindi ha bisogno di tempo per inserirsi in una nuova cultura di lavoro, in una nuova mentalità, con nuovi compagni, con una nuova lingua. Mi fa pensare a Felipe Anderson che nella Lazio, il primo anno, ha avuto le sue difficoltà, ha avuto i suoi momenti difficili. Però non si è perso, ha continuato a lavorare, ha continuato ad aver fiducia, non si è demoralizzato e l’anno successivo ha avuto il palcoscenico che meritava. Io sono qui da poco ma Gabigol è già cresciuto tanto e così deve continuare a fare. Senza deprimersi se non verrà scelto e senza esaltarsi quando verrà messo in campo”.

Ital-Inter

Pioli conclude parlando dei talenti migliori del calcio italiano svelando un nome a sorpresa futuribile per la sua Inter. “In Italia stanno venendo fuori dei giovani molto interessanti e sicuramente Berardi è un giocatore di talento, come lo è Bernardeschi. Io vorrei citare Pinamonti. Non dobbiamo mettergli troppa pressione perché è un ragazzo veramente giovanissimo, ha fatto solamente una partita in Europa League. Ma è un ragazzo di ottima prospettiva, di grande qualità e, tra l’altro, un ragazzo con grande serietà, con grande umiltà. Credo possa essere un prospetto molto importante per l’Inter, ma anche per il calcio italiano”.