Capodanno cinese, inizia l’anno del Gallo che canta da Pechino a Torino

Capodanno cinese, inizia l’anno del Gallo che canta da Pechino a Torino

Gallo Belotti capocannoniere – Il capodanno agricolo ci proietta nell’anno del Gallo, anche a Torino sponda granata sono d’accordo: il 2017 sarà l’anno di Andrea Belotti, che intanto mira al titolo di capocannoniere

La seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno secondo il calendario cinese segna l’inizio del nuovo anno. I festeggiamenti perdurano per giorni, condividendoli con parenti, amici e conoscenti. Ad ogni anno poi è associato uno dei 12 animali dello zodiaco cinese e per il 2017 questo animale sarà il Gallo. Inoltre con l’entrata dell’anno nuovo cambia anche uno dei cinque elementi (terra, acqua, metallo, fuoco e legno) abbinandolo con l’animale dello zodiaco. E quindi che anno sarà il 2017? l’anno del Gallo di Fuoco. E con questi generosi auspici che vengono da oriente, anche a Torino possono festeggiare perché questo sotto tutti gli aspetti sarà l’anno di Andrea Belotti.

Il Gallo infuocato ha solo il Toro in testa

Nel bel mezzo dei bagordi cinesi a Torino si prepara la partita con l’Atalanta che vedrà il ritorno di Andrea Belotti. Il Gallo si presenta in conferenza stampa al fianco di Sinisa Mihajlovic e carica tutto l’ambiente granata con le sue dichiarazioni: “Io sono un giocatore del Toro. Il mio contratto è lungo, e devo pensare a fare bene qui. Ho solo questo nella mia testa ora”. Lealtà assoluta al vecchio cuore granata, ma d’altronde non poteva essere diversamente perché per il calendario cinese chi nasce nel segno del Gallo ha come caratteristica fondamentale proprio la lealtà.

Per l’anno del Gallo Belotti ha dei progetti ambiziosi e uno di questi è certamente il titolo di capocannoniere. Attualmente è secondo in questa speciale classifica di assassini seriali, con la buona compagnia di attaccanti come Higuain e Dzeko, inseguendo Maurito Icardi al primo posto. Il Gallo dal canto suo vuole vincere il titolo per i propri compagni: “In Serie A ci sono grandissimi attaccanti, io nella classifica cannonieri sono in seconda posizione, ma ce ne sono 4 o 5 davvero molto forti. Io voglio farne tanti, per il bene mio e del Toro. Sarà una bella sfida segnare il più possibile, sarebbe un motivo di orgoglio vincere questa classifica e uno di soddisfazione per i miei compagni, sarebbe merito loro“.

Non alzare la cresta

Per un classe ’93 essere esaltato da critica e tifosi in maniera estrema non è mai facile, specialmente se hai un cartellino del prezzo che recita 100 milioni attaccato sulla schiena. Ma Andrea Belotti è un ragazzo per bene e ne è consapevole: “Non mi sento arrivato, devo imparare a fare meglio quello che magari già so fare bene“. E per sua fortuna ha un allenatore che gli ricorda ogni giorno di non alzare la cresta. Sinisa Mihajlovic infatti è intervenuto subito nel discorso, ribadendolo in maniera chiarissima: “Non si deve imborghesire, mai lamentarsi con arbitro e avversari. Può migliorare, certo, ma non deve perdere la fame. Deve restare umile, e non è facile per un ragazzo del ’93, che ha tutta questa esposizione.”

Il 2017 sarà pure l’anno del Gallo di Fuoco, ma mister 100 milioni deve rimanere sempre quel ragazzo che corre dietro ad ogni pallone come se fosse il 90esimo minuto e la sua squadra stesse perdendo la partita. Lo spirito guerriero di Andrea Belotti è ciò che lo differenzia da tutte le comete che sono passate nell’attacco azzurro degli ultimi anni senza lasciare il segno. Il segno del Gallo.

di Riccardo Meloni