Pippo Inzaghi tifa ancora per il Milan e critica Silvio Berlusconi
Inzaghi Milan Berlusconi- L’ex bomber torna sulla sua esperienza da allenatore del Milan e sull’intralcio di Silvio Berlusconi
Super Pippo Inzaghi in versione bomber evoca solamente dei bei ricordi nei tifosi rossoneri. Dalla doppietta in finale di Champions ad Atene all’emozione dell’ultimo gol a San Siro contro il Novara. I ricordi evocati invece dal Pippo Inzaghi allenatore del Milan sono meno piacevoli e stuzzicanti per le menti milaniste. La sua esperienza sulla scottante panchina rossonera è stata deludente, ma non tutte le colpe sono da assegnare a quel rapinatore da area di rigore che aveva fatto sognare milioni di tifosi. Non è sempre colpa dell’allenatore quando arriva un fallimento. E il Milan degli ultimi anni ha evidenziato numerosi problemi a livello societario che talvolta si riversano sul campo da gioco. Il primo a pensarla in questo modo è proprio Pippo Inzaghi.
L’amore per il Milan e le ingerenze di Berlusconi
Il primo colpevole per Pippo Inzaghi è Silvio Berlusconi, a cui imputa l’errore di essere troppo presente nelle decisioni dell’allenatore: “Ognuno è fatto a modo suo, ma io preferisco i presidenti che non intralciano il lavoro degli allenatori”. Il riferimento alle continue ingerenze che la panchina di Inzaghi ha dovuto subito fin dagli inizi è palese. Celebre è diventato l’intervento di Berlusconi durante il ritiro precampionato, quando davanti ai calciatori ha cercato di insegnare al neo-allenatore a gridare “Attaccate!”, suscitando l’imbarazzo del malcapitato.
L’amore per il Milan di Super Pippo però trascende ogni delusione e ogni amarezza, rimanendo un caposaldo della vita di Inzaghi: “Ora sono al Venezia ma i primi risultati che voglio sapere sono quelli del Milan e della Lazio, per ovvi motivi”. Già perché intanto in Serie A si fa sentire la presenza di suo fratello Simone, che sta ottenendo dei brillanti risultati sulla panchina della Lazio. Il Milan invece dopo un inizio scoppiettante sta vivendo una battuta d’arresto e i giovani che prima erano incensati ora sono oggetto di critiche. Per Inzaghi però vanno difesi sempre: “Come Donnarumma anche Locatelli è un giovane che va salvaguardato. Se sbagliano una partita non vanno criticati, a leggere certe cose mi viene da ridere”. Perché prima di tutto, per Inzaghi, viene il Milan. Il suo amato Milan.
di Riccardo Meloni