Sassuolo-Juventus: Dybala irritato, esce e non saluta Allegri
Juventus Dybala – Allegri sostituisce la Joya che prima non la prende bene, poi si scusa.
Nervi, nervi a fior di pelle. Sono quelli che tengono in piedi l’equilibrio della Juventus, una squadra costretta a combattere prima ancora con se stessa che con le altre Big di Serie A (visibilmente poco adeguate al suo livello). Nella bella vittoria del Mapei Stadium, a fare scalpore non sono tanto le cose che vanno, fin troppe per rendere interessante un campionato già scritto, quanto quelle che dimostrano qualche tentennamento di troppo. Su tutte, spicca il comportamento di Paulo Dybala, protagonista insieme a mister Allegri di un teatrino che è già fenomeno virale in rete.
La Joya è stata sostituita a poco meno di un quarto d’ora dal termine di Sassuolo-Juventus per fare spazio all’oggetto (poco) volante non identificato: Marko Pjaca. Al momento della sostituzione, l’argentino ha salutato il compagno ma non il tecnico juventino che è rimasto con il saluto “in canna”. Siparietto che rende bene l’idea di quanta tensione sussista a Vinovo: Conte la usava per scudisciare i suoi, Allegri cerca di gestirla quasi fosse un padre (padrone).
Dybala e Allegri, ecco le scuse
“Ho tolto Dybala perché in quel momento avevo bisogno di altre cose in campo. È un bene che si sia arrabbiato, vuol dire che ci tiene a far bene. Poi, però, bisogna avere rispetto per chi entra. L’importante è dare la mano al compagno”. Parola di Massimiliano Allegri che se la cava con il suo solito charme labronico, finendo a parlare di rabbia agonistica e doveri dei giocatori. Gli fa poi eco, poco dopo, lo stesso giocatore che sui propri profili social dedica la vittoria a tutta la squadra, evidenziando la propria voglia di fare gruppo.
Tutti insieme! 👏🏻💪🏻 pic.twitter.com/9mNby2GZJK
— Paulo Dybala (@PauDybala_JR) 29 gennaio 2017
La Juventus ha deciso di non multare il calciatore – approccio low profile – sebbene i dirigenti della Vecchia Signora non siano soliti lasciare impuniti determinati comportamenti che poco e nulla hanno a che spartire con il famoso “stile vincente”, da sempre diktat della società piemontese. Dall’altra parte c’è però da sostenere un patrimonio come Dybala, in odore di rinnovo. L’argentino, considerato l’erede di Messi, a breve vedrà rinnovato il proprio contratto con un aumento Higuain-style fino al 2021.
Complicare le cose non farebbe bene ad entrambe le parti. Alla Juventus lo sanno bene, montare un caso per un saluto mancato è tutt’altro che una scelta ponderata. Meglio allora far passare tutto “in cavalleria”, almeno per una volta, del resto Paulo Dybala val bene una rinuncia anche se questa è di stile.