La lettera di Gabbiadini: un messaggio d’amore a Napoli, ma non a Sarri

La lettera di Gabbiadini: un messaggio d’amore a Napoli, ma non a Sarri

Gabbiadini Napoli lettera addio – I ringraziamenti su Facebook dell’attaccante italiano

Si è conclusa dopo mesi di trattative la telenovela Gabbiadini. Ieri sera è arrivata l’ufficialità e l’ex attaccante del Napoli per i prossimi mesi vestirà la maglia del Southampton. Una storia di amore e di sofferenza, come due amanti costretti a dirsi addio dopo aver provato a mandare avanti la relazione in qualsiasi maniera. Questo è quanto successo tra Gabbiadini e il Napoli. L’ex Sampdoria, dal suo arrivo sotto il Vesuvio, si è fatto apprezzare per pazienza e dedizione. Il primo anno e mezzo, passato all’ombra del gigante argentino, è stato paradossalmente migliore degli ultimi sei mesi.

Gabbiadini ha avuto le sue opportunità, ma non le ha sfruttate a pieno. E soprattutto non è mai riuscito ad accontentare tatticamente Sarri. In poco tempo è retrocesso nelle gerarchie del mister toscano, ma senza fare una piega. Mai una parola di troppo, mai un comportamento fuori posto. È stato proprio quell’atteggiamento professionale, che Manolo ha mantenuto durante tutta la sua permanenza a Napoli, a far affezionare i napoletani ad un ragazzo dal cuore d’oro. In fondo non è facile convivere con Higuaìn e sapere che non hai possibilità di giocarti le tue chance. Ed è ancora più difficile e frustrante non essere apprezzato dal tuo allenatore, nonostante dei numeri e delle statistiche che fanno paura.

LA LETTERA

Come la più romantica delle storie d’amore, la fine della relazione è segnata da una lettera. Gabbiadini ha voluto ringraziare Napoli, la sua gente e la società napoletana per il calore, l’affetto e tutto quello che questa città gli ha regalato in questi due anni. Una lettera a cuore aperto dell’attaccante bergamasco che colpisce dritto al cuore tifosi e critici:

“Ora sì, dopo due anni è veramente arrivato il momento di salutarsi. In Inghilterra sono pronto e felice di iniziare una nuova avventura; sono tanti i pensieri che mi invadono la mente ed il cuore e metterli in ordine in poche righe non è semplice.
Grazie Napoli. Grazie al Presidente, alla Società, a Benitez, Bigon, Giuntoli, a tutti i componenti dello staff e i compagni di squadra di questi venticinque mesi vissuti insieme in Italia e in Europa.

Grazie ai tifosi napoletani, unici e meravigliosi, per i tantissimi messaggi che mi state inviando sui profili social, prometto che proverò a leggerli tutti. Grazie per aver sempre fatto sentire la mia famiglia a casa e per avergli donato il vostro cuore. Contento ed orgoglioso di essere stato amato per quello che sono veramente dentro e fuori dal campo e non per come gli altri volevano che fossi, esuberante, sorridente per forza; nel bene e nel male sono sempre stato me stesso. Ho apprezzato tanto il vostro modo di supportarmi e di incoraggiarmi, sia nei momenti belli che in quelli meno felici e non dimenticherò mai la vostra accoglienza all’aeroporto.

Un pensiero finale voglio dedicarlo anche a coloro che mi hanno spesso e volentieri criticato etichettandomi come un calciatore con poca personalità e carisma, incapace di reggere le pressioni della grande piazza e del grande club.
Beh, che dire, non amo rispondere a parole ma preferisco far parlare i numeri. Nel calcio i numeri sono tutto e fotografano la realtà dei fatti, con la maglia azzurra ho realizzato 25 reti in 3119 minuti, un gol ogni 124 minuti.

Ciao Napoli, è stato bello.”

E SARRI?

Gabbiadini ha salutato tutti, dal presidente, ai direttori sportivi, a Rafa Benitez, fino ad arrivare a tutto il pubblico napoletano. Ma non ha ringraziato Maurizio Sarri, segno di un rapporto mai sbocciato tra il giocatore e l’allenatore. Gabbiadini se ne va senza salutare il suo allenatore, ma lo fa a modo suo, senza troppe polemiche e cercando di lasciare un buon ricordo. In fondo, come ricorda anche a chi lo ha criticato, con il Napoli ha segnato 25 reti in 3119′, che equivalgono ad un gol ogni 124 minuti. Forse, visti i numeri, si sarebbe aspettato qualcosa di più da Maurizio Sarri, ma non importa. Gabbiadini se ne va da gran signore. È stato un amore tormentato, di quelli che fanno soffrire. Ma era una storia senza vie d’uscite, e forse è meglio che sia finita così, coscienti e consapevoli che forse sarebbe potuta andare molto meglio.