L’appello di Pepito Rossi: “Ridatemi la nazionale”

Dario Marotta
01/02/2017

L’appello di Pepito Rossi: “Ridatemi la nazionale”

Rossi Nazionale – Pepito chiama Ventura

Giuseppe Rossi compie oggi trent’anni. Il ragazzo di belle speranze ha oramai raggiunto la sua piena maturità calcistica e con la maglia del Celta Vigo sta provando a riconquistare il terreno perso in seguito ai tanti infortuni che ne hanno inevitabilmente condizionato la carriera. L’ex attaccante, tra le altre, di Parma e Fiorentina, sta finalmente ritrovando continuità di prestazioni. I problemi che lo hanno attanagliato nelle ultime stagioni sembrano ormai superati. Titolare del Celta Vigo, squadra rivelazione della Liga, capace di eliminare il Real Madrid dalla coppa del re. Ma l’obiettivo di Pepito è ancora più grande: ritornare ad indossare la maglia della nazionale italiana. Rossi ci spera:

IL MESSAGGIO AL CT

“Credo nelle mie qualità, credo di poter dare tanto sia a una squadra di club, sia in Nazionale. Da tre anni, dopo quel brutto infortunio, sto veramente bene a livello fisico e mentale. Vorrei solo avere la possibilità di dimostrarlo. Mi sto impegnando tutti i santissimi giorni per riavere il mio momento – ha confessato ai microfoni de Il Giornale- e far vedere a tutti che sono meglio di prima”.

ROSSI A VIGO

La rinascita è cominciata da Vigo. Una nuova realtà che sta restituendo al calcio il miglior Rossi: “Mi trovo molto bene, specialmente dopo quei cinque anni al Villarreal, il momento dove mi sono espresso al meglio. Stiamo facendo bene, siamo in semifinale di Copa del Rey, ai sedicesimi di Europa League. Abbiamo voglia di dimostrare che siamo da top 4. Serie A? Difficile dire che la Juve non vincerà quest’anno”.

I MAESTRI: FERGUSON E RANIERI

Nella crescita di Giuseppe Rossi, si sono rivelate fondamentali le presenze di due tecnici lontani eppure vicini nelle parole pronunciate a cuore aperto da Pepito: “Ferguson è un manager, più che un allenatore, uno che gestisce tutto. Quello che mi ha colpito di più è il modo in cui trattava i giocatori fuori campo, li trattava come gioielli. E tutti noi lo apprezzavamo tanto come uomo. Ranieri si è sempre comportato molto bene con me, anche se avevo 19 anni ed era la mia prima esperienza in serie A con il Parma. Se vuoi arrivare a certi traguardi devi essere preparato, e mister Ranieri lo era, l’ho capito già dal primo discorso che ha fatto a noi calciatori”.

FUTURO

Contratto in scadenza a giugno ma Rossi non vuole pensarci. Il presente si chiama Celta Vigo, il futuro chissà: “Non ho parlato ancora con nessuno, ho un anno di contratto che finisce a giugno e poi si vede. Per ora quello che cerco di ritagliarmi è un posto importante nel Celta Vigo”.