Pacchi dall’estero: Gabriel Torje, altro che Messi
Torje Udinese – Il rumeno arrivò in Italia con un paragone eccellente, difficilissimo però da considerare veritiero.
Non è la prima volta che lo sosteniamo e sicuramente non sarà l’ultima: uno dei mali peggiori per un calciatore è quello di essere etichettato, di ricevere un paragone prestigioso nel vedersi abbinato ad un collega – o ex giocatore – più famoso. Recentemente il nuovo acquisto dell’Inter Gagliardini è stato paragonato a Gerrard e tutti noi speriamo vivamente che questo non diventi un problema quando il rendimento del ragazzo, comprensibilmente, subirà una battuta d’arresto. C’è però un giocatore che ha ricevuto, in tempi meno recenti ma comunque contemporanei, un paragone ancora più illustre: quello riguardante una somiglianza con Lionel Messi. Il fuoriclasse del Barcellona è ormai diventato un modello, oltre che un esempio. Tantissimi sono i ragazzi che vengono accostati all’argentino: Adem Ljajic, ad esempio, è stato soprannominato “il Messi serbo”, oltre che “il Kakà dei Balcani”.
Oggi però ci occuperemo di un calciatore che non è riuscito a far nulla per giustificare un paragone così grande. In quel di Udine ancora non hanno dimenticato il rumeno Gabriel Torje, probabilmente una delle promesse meno mantenute nella storia del club.
Bimbo prodigio
La prima parte di carriera, svolta ovviamente in Romania, propone Torje come nuovo fenomeno del calcio mondiale. Il ragazzo, che fu scoperto da Hagi durante un campo estivo, giocherà con Timisoara e Dinamo Bucarest offrendo lampi di classe cristallina. Sembra un predestinato, tanto è vero che esordisce a sedici anni e mezzo e segna il suo primo gol in campionato alla seconda presenza.
Alla Dinamo Bucarest, però, Torje si farà segnalare anche per un episodio molto controverso: durante la festa del suo diciannovesimo compleanno, viene sorpreso e ripreso a cantare con altri compagni di squadra l’inno della Steaua Bucarest, compagine rivale cittadina della Dinamo. Pagherà una multa e riceverà minacce dai suoi stessi tifosi. Forse, anche per questo, decide di cambiare aria.
Under pressure
In suo soccorso arriva l’Udinese: il club friulano ha appena ceduto Alexis Sanchez al Barcellona, generando una notevole plusvalenza ma lasciando, al contempo, un posto libero sull’esterno d’attacco. In pieno stile Udinese, Pozzo cerca un calciatore giovane da poter lanciare e rivendere a prezzo esagerato in futuro. La scelta ricade dunque su Torje, ragazzo 21enne con un grande futuro apparentemente all’orizzonte.
Il Messi di Romania approda così nel Nord Italia, mettendo in verità subito le cose in chiaro: “Non devo dimostrare nulla, non sono Sanchez. Il cileno è un grande ed è reduce da un’annata meravigliosa, tanto che è approdato al Barcellona. Io devo solo rispondere con i fatti, non con le parole”, spiega durante la conferenza stampa di presentazione. Un po’ difficile però distogliere l’attenzione dal passato. Anche perché, a conti fatti, che lo voglia o meno Torje è stato chiamato proprio per prendere il posto del cileno. E difatti il rumeno spiega: “E’ chiaro che mi sento un po’ sotto pressione”. Una pressione che lo affosserà.
A dire il vero Torje non inizia malissimo. Nella prima partita offre un assist a Di Natale per il gol vittoria contro il Lecce. In seguito però le sue prestazioni cominceranno a calare: il rumeno, nonostante la grande stagione dei suoi – che chiuderanno il campionato al terzo posto – non si dimostrerà in grado di offrire un rendimento costante, a dispetto delle 22 presenze stagionali. Soltanto due le reti segnate e una sensazione generale di incompiutezza.
Paragoni errati

L’Udinese, che gli aveva fatto firmare un contratto di 5 anni, decide dunque di mandarlo in prestito. Quale migliore occasione per “approfittare” del Granada, divenuta praticamente la squadra satellite dei Pozzo. Il rendimento di Torje però non si dimostra all’altezza neanche in questa occasione: il salto di qualità sembra non arrivare.
Arriva invece un altro prestito spagnolo nella stagione successiva. Ma all’Espanyol forse ci si rende davvero conto di come Torje non sia nemmeno lontanamente il Messi dei Carpazi: poche presenze e nemmeno un gol in stagione. La scommessa è stata definitivamente persa.
Attualmente Torje, che ormai ha 27 anni, milita al Terek Grozny in Russia, dopo aver giocato in Turchia con Konyaspor e Osmanlispor. Il paragone con Messi non viene più menzionato, per un giocatore la cui carriera è risultata essere ampiamente insufficiente se paragonata alle aspettative. Magari in questo momento ad un giovane calciatore rampante fischiano le orecchie per un paragone pericoloso, ma di certo nessuno si azzarderà ad associarlo a Gabriel Torje. Almeno in positivo…