Formula 1: la decisione che ha cambiato la vita di Jacques Villeneuve
Villeneuve Formula 1 – La telefonata che avrebbe potuto cambiare la vita del pilota canadese.
Nella vita di uno sportivo le scelte sono di fatto il pane quotidiano e possono modificare in un senso o nell’altro l’andamento di un’intera carriera. Dal calcio al basket, passando per tennis, Formula 1 e MotoGP, indipendentemente dalla disciplina le scelte estemporanee di una carriera possono cambiare anche la vita stessa di un atleta. È il caso del pilota canadese Jacques Villeneuve, ancora rammaricato di non aver dato il giusto peso ad una telefonata fattagli tempo fa da Adrian Newey che lo avrebbe voluto con se alla McLaren.
La telefonata che cambia la vita
Il campione del mondo di Formula 1 del 1997, Jacques Villeneuve, si è confessato ai microfoni della testata Autosport, rivelando di una telefonata tra lui e Adrian Newey che con ogni probabilità gli avrebbe potuto cambiare carriera e vita. “Adrian Newey mi chiamò e mi disse di non firmare per la BAR. Lui mi disse: ‘Noi ti vogliamo’. A quei tempi era facile avere questo tipo di conversazioni. Ma quando mi telefonò ero seduto vicino a Craig e non avrei potuto parlare nel modo più appropriato. Mi ricordo dove ci trovavamo – nella vita ci sono un alcuni ricordi, come ad esempio la vittoria di un campionato – e una chiamata da parte di uno come Adrian è certamente un ricordo importante. Eravamo in un ristorante di Monaco. Se Craig non fosse stato lì, avrei certamente potuto parlare più a lungo con Adrian e lui, probabilmente, sarebbe stato in grado di convincermi a partecipare. Ma purtroppo non ce n’è stata l’occasione. “.
Occasione mancata
Il figlio di Gilles Villeneuv continua parlando della sua grande occasione, rimuginando su quanto poi vinto dal finlandese Mika Hakkinen proprio in quegli anni. “Nella vita, le cose cambiano in un secondo. Si è trattato di una telefonata e non è andata più in là di quello. Hanno vinto dei campionati (1998 e 1999 con Mika Hakkinen ndr) e questo è difficile da digerire”.