Mancini può “tradire” l’Inter: “Sono un professionista”

Mancini può “tradire” l’Inter: “Sono un professionista”

Mancini intervista Juventus – Il tecnico parla dell’addio in nerazzurro e non pone veti alla sua carriera

Roberto Mancini è ormai da quest’estate senza panchina: l’ex tecnico dell‘Inter, che ha lasciato il timone del club per divergenze con la nuova proprietà, sta infatti visitando molti stadi inglesi per assistere alle partite di Premier League. Nella mente, però, c’è ancora il caos scatenato nel pre-campionato, con un addio che a molti era parso ormai scontato vista la situazione è che, di fatto, ha contribuito a far perdere fiducia nell’ambiente, oltre che un bel pezzo di campionato.
Ora con Pioli le cose sembrano tornate a posto, almeno per adesso. Intanto Mancini, che ovviamente concede sempre un occhio al calcio italiano, ha parlato di quanto avvenuto in estate al giornale La Stampa, per una chiacchierata riguardo passato, presente e futuro. Inglese o italiano, non è dato sapere.
L’allenatore parla in maniera chiara di quanto avvenuto in quei fatidici momenti, spiegando come “all’Inter si era creata una situazione assurda, sempre più difficile da gestire. C’erano troppe persone parlavano”.

Il possibile “tradimento”

Secondo Mancini, la sua Inter era già competitiva: “Non era una questione di pazienza. Con me i cinesi sono stati perfetti. Mi è dispiaciuto andare via, sono sicuro che avremmo fatto un grande campionato. I ragazzi stavano migliorando, la mia Inter si stava preparando a rivincere”.

Interrogato su un eventuale futuro, Mancini spiega anche che non rifiuterebbe l’approdo su una panchina storicamente rivale. Il tecnico può avere un futuro alla Juventus? “Spesso i miei amici bianconeri me l’hanno chiesto. Alla Juve direi di si, perché sono un professionista”. Una notizia che magari non farà felicissimi i tifosi dell’Inter ma che sicuramente fa parte del grande gioco del pallone. Intanto Mancini si gode la “libertà”, anche se probabilmente il tecnico troverà squadra, in Italia o all’estero, molto presto. E chissà che per lui, quest’estate, non possa davvero liberarsi la panchina dei Campioni d’Italia.