Chelsea e Arsenal: il sogno affronta la cruda realtà

Chelsea e Arsenal: il sogno affronta la cruda realtà

CHELSEA ARSENAL PREMIER LEAGUE- Conte e Wenger ancora una volta l’uno di fronte all’altro. Quali i punti di forze e le debolezze dei due?

Nell’ultima giornata l’Arsenal ha perso l’occasione della vita, perdendo in casa con il Watford e sprecando la possibilità di rosicchiare punti al Chelsea prima dello scontro diretto. Mazzarri ha dato ben più di una mano a Conte, che oggi potrà dare il colpo di grazia ad una delle inseguitrici più accreditate. Le due squadre arrivano allo scontro al vertice con umori differenti, in vista di una partita che si annuncia dalle linee guida già scritte. I Gunners, così come il Liverpool, avranno quasi certamente il pallino del gioco, ma il Chelsea difficilmente concederà occasioni: occhio piuttosto alle ripartenze fulminanti. Il punto è: la partita è davvero decisiva? L’analisi che faremo a breve probabilmente servirà a chiarire qualche dubbio.

Arsenico e champagne

Arsène Wenger non è certo rinomato  per essere un tecnico vincente. Maestro di calcio, valorizzatore di giovani, amante dello spettacolo, ma mai con il cinismo tale da poter chiudere la pratica al momento clou. I suoi risultati sono discreti considerando la competitività del campionato, ma visto il materiale avuto a disposizione era lecito aspettarsi qualcosina in più. L’andamento della stagione attuale non ha fatto altro che confermare tutti i suoi pregi e difetti: partenza a razzo, tratti di show seguiti da stop improvvisi quando c’era bisogno dello sprint. La parola che più potrebbe identificare l’Arsenal è “inconsistenza”: uno splendore che ti fa innamorare, ma quando provi ad afferrare l’oggetto ti rendi conto che si trattava solo di un sogno. Nonostante tutto nella partita di andata i Gunners hanno dato una grande prova di forza: “Quando un tecnico vede un primo tempo così dei suoi non può che pensare che sarà una bellissima giornata” ha affermato l’allenatore francese. Ed in effetti il Chelsea ha capito poco in quel 3 a 0 finale, che però Conte ha saputo utilizzare al meglio come trampolino di lancio.

Schiacciasassi

Se l’Arsenal è fatto della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni, il Chelsea di Conte al contrario è un carro armato…tedesco…circondato da filo spinato: non ci frega assolutamente nulla di quanto luccichi, l’importante è che quando apra il fuoco butti giù le case. Forse è vero, gli italiani sono un po’ catenacciari, ma in quanto a preparazione tattica non sono secondi a nessuno. Andate a chiedere all’Arsenal, ingabbiato dal posizionamento impeccabile ed elastico dell’11 di Mazzarri. Il 3 a 0 dell’andata è stato lo schiaffo che ha fatto svegliare Conte, il quale nella ripresa ha provato il 3-4-3 che avrebbe condotto ad una marcia trionfale. “Poco importa se giochiamo dietro a due, tre o quattro. Il problema è che prendiamo almeno due gol a partita, è questo il problema da risolvere. Ci stiamo lavorando e sono certo che ci riusciremo.” Detto, fatto. La difesa non prende più gol ed il Chelsea, da squadra talvolta brutta ma cattiva, non si ferma più con 13 vittorie di fila. Pensando che dopo il 3 a 0 erano 8 i punti che separavano le due squadre, ma in favore dei Gunners, fa sorridere visto che ora sono 9 ma all’inverso. Ecco, il Chelsea di Conte è “consistente”: trovata la soluzione, procede dritto lungo la sua strada con mentalità ed idee chiare. Può capitare qualche passo falso ed i big match, si sa, sono partite a parte, ma i campionati non si sono mai vinti solo con gli scontri diretti. Questo Conte lo sa molto bene e l’ha dimostrato più e più volte in Italia.

Qualità e mentalità

“Chelsea ed Arsenal sono divisi da una cartina di sigaretta per quanto riguarda la qualità, ma in mentalità a separarli è un’intera fabbrica.” Questa affermazione di un giornalista inglese inquadra perfettamente la questione: l’Arsenal può anche giocarsela nel match secco avendo le individualità per farlo, ma alla lunga non ha la maturità per tenere il passo della schiacciasassi. Conte è impalpabile: lavora e tira dritto, asfaltando un ostacolo dopo l’altro. Wenger (inteso come squadra) cade in preda alle emozioni, sprecando le opportunità che gli vengono offerte su un piatto d’argento. Nel calcio chi tentenna è perduto ed in Premier, dove la competitività è alle stelle, questo teorema è ancora di più un principio fondamentale per chi vuole dire la sua nella lotta al titolo.

Chelsea-Arsenal (sabato 4 febbraio, ore 13.30)