Dall’iscrizione agli stage, Andrea Conti e la laurea all’università del calcio

Dall’iscrizione agli stage, Andrea Conti e la laurea all’università del calcio

Andrea Conti e la laurea all’università del calcio come sogno nel cassetto

Una volta terminato il ciclo delle scuole superiori, chiunque ha intenzione di proseguire con gli studi è chiamato a trovare risposta a due interrogativi su tutti: quale università scelgo? In quale città è più opportuno che prosegua la mia formazione? Fin da subito Andrea Conti non deve aver avuto dubbi: centro sportivo “Bortolotti”, Zingonia. Agli occhi dei più l’università di Zingonia passerebbe inosservata e verrebbe classificata alla voce “scienze delle merendine”. Quest’ultimo è l’appellativo che la gente, frequentatrice di facoltà che la stessa ritiene illuminate da una particolare luce divina, attribuisce a quei corsi di studi che sono ritenuti più morbidi da un punto di vista dei contenuti e dell’impegno richiesto. Zingonia, o meglio, il centro sportivo “Bortolotti” rappresenta, al contrario, un’eccellenza del panorama calcistico italiano.

L’iscrizione

Il centro sportivo, intitolato alla memoria di Achille e Cesare Bortolotti due storici presidenti dell’Atalanta, è la casa nella quale Conti, dal 2001 al 2013, ha appreso i fondamentali che caratterizzano il gioco del calcio. Esordio tra i professionisti con il Perugia in Lega Pro, primi assaggi di un calcio maggiormente competitivo in serie B con il Lanciano e domanda consegnata all’università di Zingonia già a partire dalla scorsa stagione. Qui, tra aspiranti medici che in conseguenza di test non superati si iscrivono a Giurisprudenza, ingegneri che non vogliono essere confusi con gli architetti, psicologi che leggono il linguaggio del corpo di chiunque si aggiri dalle loro parti, Conti spera di non essere girato nuovamente in prestito e di poter mettere in luce le proprie conoscenze dinanzi al prof. Gasperini

Un giovane Andrea Conti risponde alle domande della commissione giornalisti
Fonte: account Facebook @Atalantabc

La vita universitaria

A Bergamo giunge la Lazio e Andrea viene schierato titolare sulla corsia di destra del centrocampo a 5 con il quale i bergamaschi cominciano la loro stagione. Al termine dei 90 minuti il risultato è di 4-3 in favore delle “aquile” ma la prova del giovane non passa inosservata. Chiamato ad arginare Kishna, il ragazzo vince il 100% dei contrasti con l’olandese ed il 60% dei duelli aerei nei quali viene coinvolto trovando anche l’assist che consentirà a Kessiè di segnare il goal del 3-1.

Conti riceve lo scarico da Kessie che si lancia nello spazio, sorprendendo Savic, per dettare il passaggio al compagno. Kishna, fallito l’anticipo sull’ivoriano, si trova completamente fuori posizione e lascia all’esterno atalantino il tempo di stoppare la palla e servire in maniera perfetta il compagno in profondità

Bergamo, avvistato giovane esterno di fascia con corsa, grinta e tanta voglia di fare. Sugli spotted che popolano il mondo del calcio (Gazzetta dello spotted, Tuttospotted) cominciano a circolare annunci come il precedente e le top università d’Europa, in un periodo nel quale un paio di prestazioni sopra la media portano a valutare un calciatore dagli “anta” in su, piombano immediatamente su Conti offrendo borse di studio milionarie. All’università di Zingonia le distrazioni ed il divertimento non mancano. Tra un Papu che storieggia su Instagram ed un Petagna che risponde sempre presente alle provocazioni del primo, Andrea decide di non dare ascolto alle richieste provenienti da più grandi atenei e di continuare a crescere in quel di Bergamo: “Girano tante voci anche legate a me, ma io penso solo a fare bene con l’Atalanta. Fino a giugno penso solo a questa maglia, poi vedremo”

L’Erasmus

La partita con il Napoli rappresenta la svolta nella stagione dell’Atalanta ed in quella di Conti. Se fino ad allora la classifica piangeva, 4 punti in 6 giornate e il libretto di Conti conteneva solo due partite da titolare, la vittoria contro il Napoli porta con se due importanti conseguenze: Conti titolare nelle successive 20 partite (tranne una saltata per squalifica) ed Atalanta con sole 3 sconfitte, una in meno di quelle accumulate nelle prime 6 di campionato.

Con la crescita di impiego arrivano anche le soddisfazioni personali. Il primo dei quattro goal stagionali arriva contro il Sassuolo e vale a Conti la prima esperienza Erasmus a Coverciano in occasione dello stage targato Ventura. Il buon Giampiero ha l’aria della persona di mezza età che, puntualmente, adesca colleghi più giovani al fine di estorcere informazioni su programmi e comportamento dei professori. Gli stage sono l’occasione per Ventura di prendere 20 e più piccioni con una fava. Troppo ghiotta l’opportunità di raccogliere appunti da giovani e volenterose matricole che, alla prima esperienza fuori casa, hanno appena conosciuto i budini dell’Eurospin o le fantastiche offerte sulle bibite dei minimarket pakistani.

Ehi ragazzi, per caso avete da passarmi qualche appunto di Conte?
Fonte: account Facebook @NazionaleCalcio

Fuoricorso chi molla

Gli stage, l’attenzione dei top club, le luci della ribalta, rischiano di essere un cocktail letale per chi è abituato ad un determinato stile di vita figuriamoci per un ragazzo classe 94. Conti, rispetto ai più chiacchierati Caldara, Petagna, Gagliardini (fresco di passaggio all’Inter), è un giocatore meno appariscente ma allo stesso tempo indispensabile. È il coinquilino che preso da un moto di coscienza, in un uggioso pomeriggio di sabato, ti si avvicina all’orecchio e, facendosi spazio tra sedie-armadio, sussurra 3 magiche parole: facciamo le pulizie. Provvidenziale. A conferma della sua importanza nel meccanismo atalantino giunge anche una particolare statistica: Conti è il più giovane difensore ad aver partecipato ad almeno 6 goal nei top 5 campionati europei. I 4 assist decisivi e i 14 passaggi chiave forniti ai compagni vanno ad aggiungersi al bagaglio di uno dei più interessanti terzini di spinta dell’intero panorama italiano.

Conti in proiezione offensiva non indirizza correttamente il passaggio. Compreso l’errore, e travestitosi da studente fuori sede che scopre dell’esistenza di un aperitivo buffet a 5 euro, si fionda sull’avversario e recupera immediatamente palla consentendo ai compagni di ricostruire

L’obiettivo ora che l’hype intorno al n. 24 è in crescendo è quello di conseguire la laurea. 22 anni possono essere pochi ma anche molti allo stesso tempo. La speranza è che Conti continui ad incontrare sulla sua strada dei buoni professori e sia in grado di sfruttare le occasioni perché, e diciamocelo onestamente, di studenti fuoricorso che hanno gettato all’aria i migliori anni della loro vita ed il loro talento ne abbiamo piene le scatole.

di Gianmauro Calabrese