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Durante la conferenza stampa per il derby di Coppa Italia l’allenatore toscano teorizza una super squadra con 10 Nainggolan

Alla vigilia del Derby di Coppa Italia con la LazioLuciano Spalletti si improvvisa evoluzionista sostenendo una sua personalissima teoria. Il nodo centrale della sua idea è proprio Radja Nainggolan. Secondo l’allenatore dei giallorossi, il centrocampista belga ha la capacità di sviluppare qualsiasi richiesta che gli viene fatta. Questa dote intellettiva di Nainggolan è il segreto delle prestazioni straordinarie con cui il numero 4 della Roma sta letteralmente conquistando la scena calcistica nostrana. Questa è la teoria scritta ed interpretata da Spalletti:

“A volte ho visto che vi siete divertiti a trovare aggettivi per fare paragoni o titoli: uno di questi potrebbe essere ‘l’evoluzione della specie calciatore’, perché se ne hai dieci di lui io sono convinto che ne viene fuori una squadra fortissima anche senza badare al ruolo. Con dieci Nainggolan dentro una partita viene una squadra fortissima“.

Una teoria niente male che supera le gabbie tattiche dei ruoli predeterminati per abbracciare una maggiore libertà dovuta alla capacità di interpretare le diverse fasi di gioco. Negli ultimi anni alcuni dei migliori giocatori al mondo hanno avuto la peculiarità di vivere un ruolo tutto loro. Il Messi falso nueve era un giocatore lasciato libero di interpretare il respiro della partita, decidendo poi spontaneamente quando e dove battere un colpo.

Homo Nainggolanensis

Da molti esperti Nainggolan è definito come tuttocampista, per il fatto che è possibile vederlo sia recuperare palloni in difesa che aggredire lo spazio come una furia. I palloni rubati da Radja in stagione infatti sono 25. Tra i centrocampisti in grado di effettuare più di 25 recuperi del possesso palla nessuno si avvicina neanche alla metà dei gol realizzati da Nainggolan. I due giocatori più “simili” sono due vecchie conoscenze del nostro calcio: Pogba e Vidal. Il francese combina 4 gol all’attivo con 28 recuperi, mentre il cileno è riuscito a rubare 39 palloni agli avversari mettendo a segno 3 gol. Proprio con questi due calciatori il paragone sembra essere sempre più attinente. Nainggolan riesce ad unire la ferocia agonistica del centrocampista del Bayern con la capacità di far male dimostrata da Pogba in Serie A. Il segreto sta proprio nella capacità di sviluppo delle richieste di Spalletti. Seguendo i dettami del tecnico toscano Radja sta dando forma ad una nuova specie di centrocampista: il tuttocampista d’assalto. Una specie che è destinata ad imporsi sopra il vecchio centrocampista specializzato, cioè addetto ad una particolare fase di gioco. Nainggolan è la massima espressione del cambiamento che sta attraversando il calcio moderno, che si sta spostando sempre di più verso un calcio totale. Dove anche un difensore deve saper attaccare (vedasi a proposito la doppietta di Caldara) e un attaccante deve saper difendere (massimo esponente del movimento è il glaciale Mario Mandzukic). Perciò Spalletti ha avvertito tutti: stiamo assistendo all’Evoluzione delle specie calciatore.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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