Da una parata di Buffon nascono le imprese, la top 5 della carriera
BUFFON PARATE IMPRESE – La parata di Buffon su Iniesta in Juventus-Barcellona è solo l’ultimo miracolo del portierone bianconero e dell’Italia. Il “Gigione” nazionale ha tolto più e più volte le castagne dal fuoco ai suoi, non solo: spesso e volentieri ha propiziato e reso possibile vere e proprie imprese salvando il risultato. Dai balzi felini e schizofrenici dei primi tempi di Parma, fino alla consacrazione con la casacca della Juventus del presente, il tutto passando per il suo cammino in Nazionale: una storia di prodezze sportive e obiettivi raggiunti. Quest’oggi vi proponiamo la Top5 delle parate più belle, e importanti, della carriera del “gigante” della Vecchia Signora.
OGNI PARATA COME UN GOL: LA TOP5 DI BUFFON
Juventus-Barcellona 3-0, quarti di Champions League 2016/17
Partiamo proprio dalla più recente: la bellissima uscita sull’imbucata di Messi per “the illusionist” Iniesta di ieri sera. Nessun colpo di reni o allungamenti vari per quella che appare subito però come un intervento da 10 e lode, ed effettivamente lo è. Buffon è bravissimo a leggere l’azione dei catalani, l’estremo difensore bianconero ha la premura di non fiondarsi in uscita bassa obbligando di fatto lo spagnolo ad aprire il “compasso” e mirare all’esterno. La parata è resa più difficile dal movimento del corpo del portiere azzurro che si muove verso destra per poi aprire, in controtempo, il braccio sinistro.
Parma-Inter 1-0, Serie A 24/a giornata 1997/98
È la settima giornata di ritorno del massimo campionato di Serie A datata 8 marzo 1998, Gianluigi Buffon è poco più che ventenne ma tanto basta per fermare un mostro sacro dell’epoca: Ronaldo Luís Nazário de Lima. Il Fenomeno brasiliano, che mai sin lì aveva sbagliato un penalty con la casacca dell’Inter, dovette inchinarsi al giovane di belle speranze originario di Carrara, il suo tiro dal dischetto al 67′ venne disinnescato con facilità dall’allora numero uno gialloblu. Appena una decina di minuti dopo ci pensò Crespo a chiudere la contesa, per quella che si rivelò essere, alla fine della stagione, una sconfitta sanguinosa per i nerazzurri guidati da Simoni.
Germania-Italia 0-2, Semifinale Mondiali 2006
“Po-po-po-po-po-po-poo”, quel coro non sarebbe mai esistito se in porta non ci fosse stato lui. Al Westfalenstadion di Dortmund va in onda l’ennesima riedizione della sfida del Secolo Germania-Italia, semifinale dei Mondiali 2006 disputati in terra teutonica. Sul punteggio di 0-0, azzurri e tedeschi rischiano a più riprese di capitolare con continui ribaltamenti di fronte. Al termine di uno di essi, Podolski si ritrova sul mancino la palla giusta per portare in vantaggio la Mannschaft ma la risposta di Buffon è a dir poco spettacolare: colpo di reni con deviazione di pugno destro con la mano di riporto. Se l’Italia è arrivata ai supplementari lo deve soprattutto alle prodezze del suo portiere.
Italia-Paraguay 3-1, Amichevole Nazionali 22 aprile 1998
Quasi diciannove anni fa Buffon era già nel giro della Nazionale tricolore, anche se la gara amichevole contro il Paraguay non fu il suo esordio con la casacca azzurra (avvenuto contro la Russia). L’Italia sperimentale di Cesare Maldini mostra le unghie e i denti in quel del Tardini di Parma contro una delle selezioni sudamericane più mainstream dell’epoca: il Paraguay di Chilavert e Carpegiani. Gli Azzurri vanno in vantaggio di due gol grazie a Paolo Maldini e all’estroso Francesco Moriero, l’autogol di Costacurta rende però il finale di partita incandescente come non mai. La Selección ci crede ma sul suo cammino trova uno spericolato Buffon che, in allungamento marmoreo, nega la gioia del gol a Julio César Yegros.
Bari-Parma 0-1, Serie A 25/a giornata 1999/2000
A fine anni 90, la Serie A conosce il suo momento di massimo splendore: fioccano i talenti e tutti sono alla ricerca dei campioni del futuro. Tra questi spicca proprio Gianluigi Buffon che mostra ancora le sue skills in quel di Bari. Contro i pugliesi, il portiere del Parma sfodera una prestazione maiuscola costellata di interventi prodigiosi. Surreale il suo avvitamento sul colpo di testa di Spinesi nonché la conseguente ribattuta sul tap-in del duo Cassano-De Gregorio. I tre punti guadagnati al San Nicola (vantaggio siglato da Amoroso) non permisero però al Parma di raggiungere la qualificazione alla Coppa dei Campioni, chance questa svanita nello spareggio perso contro l’Inter che spedì i romagnoli in Coppa Uefa.