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INTER DI MARIA Inizia a prendere forma il futuro dell’Inter. A fine mese ci sarà il colloquio tra l’entourage di Suning e Luciano Spalletti, dopo toccherà a Sabatini destreggiarsi sul fronte calciomercato. Angel Di Maria sarebbe il prospetto ideale, individuato dalla società di Nanchino per rilanciare il brand interista. L’argentino, che i connazionali Messi e Mascherano vorrebbero portare a Barcellona, è in uscita dal Paris Saint Germain con l’Inter che potrebbe strappare il si del giocatore facendo leva sui buoni rapporti tra il proprio coordinatore tecnico e Pablo Sabbag, nuovo procuratore dell’ex United e Real Madrid. Per Suning si parla di un affare di circa 50 milioni di €, con un contratto quadriennale a cifre da capogiro.

CALCIOMERCATO INTER – DI MARIA, SOGNO AD OCCHI APERTI

I più grandi sognatori sono coloro che riescono, anche nel momento di massima difficoltà o maggior incredulità, a perseguire i propri obiettivi senza curarsi troppo del mondo che li circonda. In tal senso i tifosi interisti hanno davvero qualcosa da insegnare ai dirimpettai delle altre formazioni che popolano la nostra penisola. Con quell’inno “Pazza Inter”, che sembra calzare a pennello per una formazione e una società in continuo divenire: da sempre in bilico, conti alla mano, tra la grandezza e la depressione. Adesso però che la “muta societaria” sembra aver avuto definitivamente effetto, c’è l’esigenza di rilanciare il progetto nerazzurro in chiave futura magari passando attraverso “garanti” di spessore, grandi uomini – prima ancora di grandi nomi – capaci di far rialzare la china ad una squadra apparsa sperduta nelle ultime stagioni, priva di una guida.

Luciano Spalletti è il prospetto ideale per riempire il vuoto sulla panchina meneghina, un deficit di carisma e conoscenza che – ad onor del vero – viene registrato dall’addio di Mou nel lontano 2010, ma non basta. Alla guida tecnica bisogna affiancare prospetti di valore assoluto: non solo giovani futuribili, quanto campioni già pronti per dare un contributo tangibile ad una squadra che manca soprattutto di carattere e rabbia agonistica. Il sogno che potrebbe divenire realtà è Angel Di Maria, guastatore instancabile, uomo pragmatico eppure dotato di colpi da mille e una notte attualmente al PSG ma in rotta con gli ambienti societari vicini ad Al-Khelaïfi.

L’AFFARE NEL DETTAGLIO

50 milioni per il cartellino e un quadriennale con scadenza nel 2021 tutto da decifrare. “Di Maria val bene una messa” avrebbe stigmatizzato Enrico di Navarra, condizione questa soddisfatta in passato da tutti i club che negli anni hanno messo a bilancio sforzi immani pur di arrivare all’estrosa ala classe 1988. Dai 6 milioni sborsati dal Benfica nell’estate 2007 fino ai 63 dei parigini di appena due anni fa, senza contare i 36 del Real Madrid (25 base più 11 di bonus) e i 78 dei Red Devils. Adesso, su di lui si sono accesi i fari di Suning, con Walter Sabatini pronto ad accontentare l’amico Luciano e la sua nuova dirigenza facendo leva sui suoi buoni rapporti con il nuovo procuratore del calciatore, Pablo Sabbag, agente tra gli altri di Paredes e Lamela, due vecchi “pallini” del talent scout di Marsciano.

A Parigi intanto si prepara la cessione illustre, qualcosa che già era nell’aria la scorsa estate salvo poi rimandare tutto a data da destinarsi al momento del no da parte dei vertici societari transalpini. Di Maria ha il contratto in scadenza nel 2019 e già dalla prossima estate il valore del suo cartellino potrebbe subire dei ribassi, non solo, il suo ingaggio (oltre 7 milioni  di €) non sarebbe più visto di buon occhio dall’entourage parigino. Il prezzo richiesto dall’amministratore delegato di beIN Media Group sarebbe di 60 milioni di €, anche se a 50 l’affare sarebbe di fatto da definirsi concluso. Con l’Inter che si sobbarcherebbe così un ingaggio di notevole entità puntando però a spalmarlo su di un lasso di tempo più ampio, fino cioè al 2021.

I DUBBI SULL’ARGENTINO

Se di Di Maria abbiamo messo in risalto le doti e le capacità, è pur giusto però ricordare i possibili “coni d’ombra” di un affare che potrebbe rivelarsi decisamente invasivo per le casse meneghine. L’argentino ha 29 compiuti lo scorso 14 febbraio e una valutazione in discesa, pensare di poter rientrare dell’investimento per l’Inter è praticamente impossibile, a maggior ragione se si conta anche il possibile impatto dell’ingaggio del calciatore (pur al netto dell’erario). Le sue stesse prestazioni atletiche sono in calo rispetto al passato, flessione coincisa anche con l’annata non proprio da incorniciare del PSG.

El Fideo vanta poi un’attinenza speciale ai cambi di casacca, addirittura tre nelle ultime quattro stagioni, per un feeling con l’ambiente che poco e male si sposerebbe con le performance offerte sul manto verde da gioco. Qualora dovesse concretizzarsi il suo approdo a Milano, e al netto del fatto che l’albiceleste avrebbe ancora un paio di stagione da big “nelle gambe”, la sensazione che si ha al momento è quella di vivere un colpo mediatico, fatto soprattutto per impressionare e dare una svolta. Staremo a vedere, purtroppo però nel calcio non si vive di sole emozioni e/o sogni.

Stefano Mastini

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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