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Non c’è due senza tre. Soprattutto quando queste due sono così superiori a tutto il resto. Erano le Finals più annunciate, ora sono la realtà: ancora una volta a contendersi l’Anello NBA saranno Golden State Warriors e Cleveland Cavaliers. Kevin Durant contro LeBron James, Steph Curry contro Kyrie Irving. Mettetela come volete, sta di fatto che quello che comincerà stanotte sarà l’ennesimo capitolo di una saga che sta appassionando tutti. Nessuno nella storia era riuscito a ripresentare tre volte di fila le stesse Finals, ci sono riuscite due squadre capaci di stravolgere ogni pronostico ed arrivare in fondo quasi senza problemi: 12-0 per GS fin qui, 12-1 per Cleveland. Siamo lì. Infinitamente allo stesso livello.

Golden State-Cleveland, i volti nuovi della serie

Ce ne saranno pochi, ma potrebbero essere determinanti. Quello più atteso, sicuramente, appartiene a Kevin Durant: il nativo di Washington è arrivato in California per vincere il primo anello della sua carriera, quindi fino a questo punto nessuna novità. Fallimento in caso di sconfitta? Forse, ma il suo futuro sarà ancora a Golden state secondo quanto ripetuto ultimamente, quindi il problema potrebbe non porsi. La campagna di rafforzamento, però, non riguarda solo i Warriors: Cleveland ha saputo aggiungere sostanza e qualità con Korver e Deron Williams durante la stagione. In sordina, il GM Griffin ha fatto un lavoro superbo ed ora Lue ha tra le mani una macchina quasi perfetta. Quanto potranno incidere Pachulia e McGee per Kerr ancora non lo sappiamo. Kerr, a proposito: sarà il grande assente o il grande ritorno di queste Finals dopo Playoffs praticamente visti da casa? Lo scopriremo stanotte.

Ad ognuno il suo

Le gerarchie possono fare la differenza in gare così equilibrate e serie così lunghe. Sono chiare quelle dei Cavaliers con LeBron e Irving locomotive pronte a trascinare gli altri vagoni. Discorso diverso per i contendenti: i Warriors hanno talento infinito, ma anche qualche incertezza in più. Durant non è ancora inserito perfettamente nel circolo di stelle che passano dalle sue parti e potrebbe risentirne. Non ne risentirà invece Draymond Green: l’ex Michigan ha ancora negli occhi le immagini di quanto accaduto un anno fa e il suo comportamento sembra trasformato. Niente bizze, niente falcioni, nessuna squalifica. Per ora, almeno.

Probabilità

Sarà sempre difficile rispondere alla domanda: “Chi vincerà”? Gli appassionati tutti dovrebbero solo augurarsi di assistere ad uno spettacolo incredibile, magari altre 7 gare come un anno fa per godersi pienamente il talento infinito di due squadre che hanno dominato da ottobre ad aprile. Non è mai facile fare pronostici, ma questa volta ancor di più: nel 2015 a prevalere furono i Warriors, vendetta servita dai Cavs un anno fa. Ora la bella. Ma nessuno dice che sia finita qui: se queste due sapranno andare avanti così, infatti, di Finals faccia a faccia ne vedremo ancora un po’.
Per quest’anno, siamo al 50 e 50. Anzi, 51 e 49. Nonostante tutto, l’Anello se lo portano al dito i Cavaliers. E chi è campione in carica ha sempre un piccolo vantaggio…

di Gennaro Arpaia

Claudio Cafarelli

Giornalista pubblicista, laurea in Economia, fondatore di Contrataque nel 2012 e di MinutiDiRecupero nel 2020. Appassionato di SEO e ricerca di trend, ho lavorato come copywriter e content manager per agenzie italiane e straniere con particolare attenzione alla scrittura e indicizzazione di contenuti. Dopo aver coltivato una lunga esperienza nella scrittura di trasmissioni televisive e radiofoniche, lavoro per l'agenzia di marketing digitale Jezz Media come responsabile editoriale per l'Italia. Mi occupo della costruzione di piani editoriali facendo riferimento ad analisi trend e volumi di ricerca in chiave SEO e della stesura ed ottimizzazione di articoli e testi per siti web

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