Italia-San Marino: spunti di riflessione sulla nazionale “sperimentale”

Italia-San Marino: spunti di riflessione sulla nazionale “sperimentale”

Italia San Marino spunti e riflessioni- Una vittoria che va presa di certo con le pinze visto il peso specifico dell’avversario, ma la nazionale “sperimentale” di Ventura ha saputo regalare ben più di una gioia al pubblico del Castellani. Otto gol che fanno sorridere giocatori magari oscurati da colleghi più blasonati, ma questa “Italia 2.0” ha dato modo di riflettere sia in positivo che in negativo: anche stasera il c.t. ha potuto prendere appunti interessanti per poter puntellare la squadra che darà l’assalto ai prossimi Mondiali. Abbiamo provato ad identificare dei punti positivi ed altri forse un po’ meno buoni: analizziamoli insieme

Italia-San Marino: tanti sorrisi per Ventura

Una difesa affidabile, un modulo che finalmente può permettere al c.t. di scatenare tutta l’artiglieria pesante, un giocatore che può fare la differenza. I punti di forza emersi dalla partita di stasera sono principalmente questi tre.

Non chiamateli rincalzi: in difesa c’è da stare tranquilli

Considerando titolari Bonucci e Chiellini (più Barzagli) e le immediate riserve Rugani e Romagnoli, c’è da dire che Caldara e Ferrari per essere la “terza coppia” sono tanta roba vista l’età e la qualità. In un momento storico in cui non ci sono più i difensori di una volta, la scuola italiana ha sfornato una nidiata a dir poco invidiabile. L’unico vero peccato è che per vederli sbocciare in maglia azzurra, purtroppo o per fortuna, dovremo aspettare ancora un po’…ma in un certo senso può essere considerato un dato positivo, che ci permette di tirare un sospiro di sollievo anche quando qualche acciacco affliggerà i nostri titolarissimi.

Un treno sulla fascia: quanto è forte Andrea Conti?!

Una domanda che ha una risposta semplice: UN SACCO. E non lo diciamo solo noi…se lo cerca mezza serie A c’è un motivo, anche se la squadra di appartenenza ha sparato prezzi proibitivi per l’eventuale cessione. Presenza costante in fase offensiva con i suoi cross e gli inserimenti, è utilissimo anche in fase di pressing, efficace in anticipo e saggio nella gestione del pallone. Sarà anche un’Italia sperimentale, ma a noi non dispiacerebbe vederlo titolare nella nazionale che proverà a conquistarsi il mondiale. Beato chi lo comprerà ma, per ora, beata l’Atalanta.

Ritorno al passato: Ventura ed il 4-4-2

Ne avevamo già parlato prima delle scorse partite, ma ribadire il discorso non fa mai male, specialmente dopo una prestazione del genere. Dopo anni di difesa a 3 in cui si teneva testa alle corazzate ma si faticava con le piccole, ora forse si è trovato un assetto capace di scatenare offensivamente tutto ciò che di bello abbiamo da offrire. Oggi abbiamo messo in mostra Lapadula, Petagna, Berardi, Chiesa, Falcinelli, Politano…ma i vari Insigne, Belotti, Candreva, Florenzi e Immobile fremono all’idea di poter giocare tutti insieme. Non vorremmo essere nei panni degli avversari anche se, come tutti i moduli votati all’attacco, la ricerca dell’equilibrio deve rimanere una priorità per allenatore e giocatori.

Due spunti di riflessione: qualcosa si può aggiustare…

Il boomerang del 4-4-2

Se è vero che questo modulo sprigiona tutto il potenziale offensivo della squadra,vero è anche che la difesa possa essere esposta ad eccessivi rischi in determinate situazioni di gioco. Molto dipende anche dalle caratteristiche dei giocatori utilizzati, ma spesso e volentieri i 2 centrocampisti rimangono in inferiorità numerica e, specialmente quando uno dei terzini appoggia la manovra, in caso di transizione negativa ci si ritrova in affanno. Ventura starà di certo lavorando a riguardo, ma c’è da considerare anche che contro avversari modesti (tendenzialmente quelli contro cui questo modulo verrà utilizzato) questo è un rischio che si può decidere deliberatamente di correre.

La scelta delle fasce

Ogni giocatore ha le proprie qualità e queste qualità vanno adattate ad un determinato sistema di gioco. Calciatori come Chiesa, Florenzi o Candreva hanno nel cross in corsa una delle qualità migliori e l’impiegarli sulla fascia opposta a piede invertito può essere una valutazione discutibile. Con attaccanti quali Lapadula e Petagna, ma anche Belotti e Immobile, così bravi ad attaccare la palla e la profondità, i cross dalla trequarti diventano una vera e propria manna dal cielo, mentre più complicati sono i passaggi effettuati rientrando verso il centro del campo. Certo, talenti come Berardi, Insigne e Bernardeschi danno il meglio quando si accentrano, ma se Conti stasera si è rivelato ben più efficace del giocatore del Sassuolo un motivo probabilmente c’è. Siamo lungi dal dire che sia un errore schierare questi giocatori di classe in posizioni a loro non congeniali, ma per quanto riguarda l’utilizzo dei giocatori nominati in apertura di paragrafo c’è da tenere a mente quanto la loro efficacia possa aumentare se schierati nella posizione “giusta”.