Da Barcellona a Barcellona: un anno senza vittorie per Valentino Rossi
Valentino Rossi Barcellona / 5 giugno 2016: è la data dell’ultimo successo di Valentino Rossi in MotoGP. Il luogo? Barcellona, tana dei nemici Marquez e Lorenzo bastonati come poche altre volte negli ultimi anni. Fu il week-end della tragica scomparsa di Luis Salom, della modifica al tracciato – ora si corre sullo stesso della F1, con la chicane al posto di curva 13 – e, come già detto, dell’ultimo trionfo di un Valentino Rossi mosso da un impeto di antica memoria dopo il “tradimento” del motore della sua M1 in occasione del Mugello, garà che segnò di fatto la sua uscita dalla corsa al titolo mondiale. La situazione del Valentino Rossi 2017 non è poi così diversa da quella del Valentino Rossi 2016 e per assurdo anche del Valentino Rossi 2015: al Dottore che cerca con fame il decimo titolo mondiale, manca di fatto ciò che lo ha reso leggenda: vincere.

Valentino Rossi, da Barcellona 2016 a Barcellona 2017
Il Valentino Rossi che approccia il gran premio di Barcellona 2017 è per assurdo in condizioni di classifica migliori rispetto a quello che dominò lo scorso anno. Nonostante il confronto con i numeri della passata stagione indichi zero vittorie contro una e tre punti in meno, è minore il distacco che lo separa dalla vetta. nel 2016 Rossi approcciò il week-end catalano con 37 punti di ritardo da Jorge Lorenzo, in quel momento leader del mondiale con 115 punti contro i 105 del futuro campione Marquez e i 78 di Rossi. Quest’anno il Dottore è sempre terzo – a quota 75 – e a guidare la classifica c’è sempre il compagno di squadra – quest’anno Maverick Vinales, con 105 punti. Cambia “il terzo incomodo”, che non è un Marquez in evidente crisi (4° a quota 68 punti, gli stessi di Pedrosa) ma un Andrea Dovizioso (punti 79 veloce come lo scorso anno ma molto meno sfortunato. Oggi come allora il Dottore veniva da un week-end deludente nel gran premio che più di ogni altro lo vede al centro dell’attenzione, quello del Mugello. Che sia per colpa di un motore difettoso o di condizioni fisiche pessime poco importa, la certezza è che anche quest’anno Valentino Rossi arriva a Barcellona carico a pallettoni, nonostante in conferenza stampa metta come di consueto le mani avanti.
Eat, sleep, race, repeat. #CatalanGP 🏁 pic.twitter.com/Q3LO6iV0Jr
— MotoGP™🏁 (@MotoGP) 6 giugno 2017
Per il titolo è necessario invertire la rotta
Il rendimento di Valentino Rossi in un anno senza vittorie non è comunque stato da buttare. In diciassette corse il campione di Tavullia ha centrato il podio in 9 occasioni (6 volte secondo, 3 volte terzo) e ha chiuso quarto 3 volte. 221 punti in totale, un bottino che in un ipotetico mondiale – da Barcellona a Barcellona – lo vedrebbe al terzo posto a -20 da Marquez e a -14 da Vinales (sui cui però influiscono 11 gare corse in Suzuki). E qui sta il nocciolo della questione: contro avversari di questo calibro il rendimento costante permette di giocarsela ma sempre outsider, un ruolo che storicamente non si addice a Valentino Rossi. Ne avevamo già parlato alla vigilia dello sbarco in Europa del motomondiale, quando Valentino Rossi era leader della classifica grazie proprio alla costanza di rendimento (e agli errori altrui) ma senza vittorie conquistate. Anche allora concentrammo l’attenzione sulla necessità di tornare a vincere al più presto per evitare un 2015 bis e indicammo proprio i primi circuiti europei – per memoria storica – come terreno di conquista del Dottore. A conti fatti però, dopo i tre podi ed i 56 punti conquistati in Qatar, Argentina e Texas, sono arrivate altrettante delusioni: nelle prime tre prove euorpee del mondiale 2017, Valentino Rossi ha raccolto la miseria di 19 punti, frutto del 10° posto di Jerez e del quarto del Mugello. In mezzo poteva esserci la vitale prima vittoria stagionale, ma a Le Mans è arrivato invece il primo, pesantissimo zero del campionato. Lo scorso anno per Valentino Rossi Barcellona rappresentò un fuoco di paglia, l’inizio della fine del sogno mondiale. Chissà che quest’anno il circuito catalano non si riveli la prima tappa di un’esaltante scalata al decimo titolo. Intanto però, urge tornare a vincere.
Follow @MarcoColombo2