Skip to main content

Spagna Under 21 / La tendenza calcistica degli ultimi otto anni parla spagnolo. E non soltanto se diamo uno sguardo agli incredibili risultati di Real Madrid e Barcellona in Champions e del Siviglia in Europa League. E nemmeno se ci soffermiamo ai trionfi da cannibale della nazionale maggiore iberica dal 2008 al 2012. L’under 21 spagnola che ieri ha asfaltato la Macedonia è un gruppo pieno di talenti già maturi, molti dei quali hanno già tantissima esperienza internazionale e potrebbero optare a un posto nella selezione di Lopetegui. Già campione under 21 nel 2011 e nel 2013, la ‘Rojita’ si candida automaticamente a despota del torneo attuale che si gioca in Polonia grazie a una prestazione scintillante ed estremamente prolifica. Certamente i balcanici non rappresentavano il peggiore degli avversari, ma lo show di ieri sera dei ragazzi di Celades ha giustificato il prezzo del biglietto.

Spagna under 21: Asensio su tutti

Solo un anno fa Marco Asensio lasciava l’Espanyol, che aveva contribuito a salvare, per tornare a Madrid, sponda Real. I blancos aveva creduto in lui anni fa, ma per molti sembrava troppo presto scommettere su di lui. La concorrenza di James e Isco avrebbe potuto bloccarne la crescita. Invece Zidane ha creduto in lui e ne ha fatto l’elemento rivoluzionario partendo dalla panchina. Poco a poco Asensio si è fatto amare dal Bernabeu e i suoi gol contro Bayern e Juve ne hanno certificato la concretezza ad alti livelli.Il maiorchino, che parte da ala sinistra ma ha nelle vene sangue da trequartista, ha dimostrato di essere di un’altra categoria con una tripletta composta da un gol più bello dell’altro. Senza quasi scomporsi Asensio ha caricato il fucile di precisione posto sul suo piede sinistro ed si è così portato in albergo il pallone della gloria. Un’autentica lectio magistralis degna di essere riprodotta in varie scuole di calcio.

Giovani già esperti

Eppure non c’è solo il madrileno. Celades può contare con un attacco stellare dove a destra orbita un Deulofeu che potrebbe finalmente dire la sua al Barça e che al Milan ha messo in mostra numeri da funambolo. In punta Sandro è stato preferito a un certo Iñaki Williams, mentre al posto di Asensio è entrato Oyarzabal, un’ala sinistra vecchio stampo dal dribbling facile e rapidissimo. Per non parlare del centrocampo, dove Saúl Ñiguez viene schierato per una questione di età ma è già espertissimo a livello internazionale, come ben ricorderanno i tifosi del Bayern Monaco. Marcos Llorente è un prospetto di metodista con molta proiezione, mentre in difesa il centrale Jesús Vallejo sembra essere il predestinato a seguire il glorioso cammino di Sergio Ramos. Sulle fasce, Bellerín è già titolare all’Arsenal così come Gayá nel Valencia. In porta, invece, Kepa si è preso quest’anno i galloni da titolare dell’Athletic Bilbao e in molti rivedono in lui Zubizarreta. Il futuro della Spagna è speranzoso. Quante altre squadre under 21 possono vantare un gruppo composto da giovani talenti già così scafati?

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

Lascia una risposta