Adam Ounas: sulla scia di Zeman per la laurea del Napoli

Il Napoli di Maurizio Sarri è un progetto consolidato che però cerca la conferma di un titolo, come quell’alunno che, dopo aver sciorinato saggezza e bellezza in una serie di esami da 30, cerca finalmente quel 110 e lode che lo consacri per sempre. Scrivere la storia a Napoli non è semplice, così come non lo è migliorare una squadra che sembra essere una macchina oliata alla perfezione, veloce e divertente. E non solo per una questione di fatturato o di monte ingaggi limitati, ma più che altro perché un nuovo elemento tarderebbe non poco a parlare la stessa lingua parlata dagli uomini di Sarri. Eppure l’acquisto di Adam Ounas da parte del club di De Laurentiis sembra essere una mossa azzeccata, nonostante le polemiche che lo accompagnano dato il suo scarso impiego l’anno scorso e il suo modo di giocare decisamente unico tra i componenti della rosa azzurra.

Adam Ounas: Zeman docet

Nel calcio degli ultimi vent’anni, un mancino dall’ottima tecnica che gioca a destra per accentrarsi è una costante delle squadre offensive, che intendono far convergere al centro dell’attacco la forza motrice del collettivo. Uno dei pionieri nell’utilizzo di un calciatore offensivo che usava un piede diverso dalla fascia nella quale giocava è stato Zdenek Zeman che, da sempre allergico ai trequartisti, schierò un certo Francesco Totti da esterno sinistro del tridente, esaltandone le doti di fromboliere, oltre che di assistman. In seguito il boemo fece lo stesso esperimento con Giorgio Di Vicino alla Salernitana e Valeri Bojinov al Lecce, e non è un caso che questi ultimi due abbiano vissuto le loro migliori stagioni agli ordini di Zeman. Poi, l’ex Roma e Lazio incontrò a Pescara Lorenzo Insigne, ora una delle colonne portanti di questo Napoli. Ounas, che può giocare anche a sinistra, sembra essere quindi un vero e proprio alter ego del numero 24 azzurro più che un suo sostituto. Di statura non eccessivamente elevata, in Francia è visto come il classico folletto dal sinistro educato che ama rientrare e creare scompiglio.

Alternativa di gioco

Un ruolo che praticamente nessun altro ha nel sangue tra gli azzurri. In alto a destra José Callejón è praticamente insostituibile, per via sia del suo moto perpetuo avanti e indietro sia per gli inserimenti sul secondo palo fondamentali nei tagli di Insigne. Tuttavia, avere la possibilità di schierare Ounas sull’out destro, potrebbe permettere a Sarri di trovare un’alternativa di gioco mai provata finora. Dopo due anni gli avversari potrebbero aver preso le misure del gioco armonioso del Napoli e chissà che disporre di un fantasista mancino che possa confluire verso il centro non possa permettere agli azzurri di fare un altro tipo di gioco contro avversari che hanno studiato a fondo i loro attacchi ormai sviluppati a memoria. L’arrivo del franco-algerino è quindi non solo un segnale diretto a rinfoltire una rosa già ampia, ma soprattutto la ricerca di un gioco diverso da quello proposto finora. Con tutte le attenuanti del caso e, soprattutto, il tempo che ci vorrà per vederlo in campo. Non bisogna dimenticare che Ounas ha 21 anni ed a quell’età Callejón giocava in B nel Castilla e Insigne nel Pescara. Con Zeman, appunto.

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