Davide Zappacosta: loading

Il match contro il Qarabag ha evidenziato un fatto importante: Davide Zappacosta è più forte e utile di quanto sembri. Al di là del pazzesco coast to coast con gol il terzino di Sora ha dimostrato di possedere le caratteristiche tecnico-atletiche pretese dal manager di ferro Antonio Conte. Si sa che l’ex Juve non abbia la pretesa eccessiva di avere fenomeni di carattere mondiale in squadra, perché come già fatto vedere con la Nazionale agli Europei la sua idea è di utilizzare giocatori adatti a quel tipo di prestazione. Proprio Zappacosta, un po’ come Lichtsteiner nella sua Juve, ha l’esatto modus operandi voluto da Conte: velocità e sacrificio, supporto e agonismo.

Zappacosta: in Champions with the Champions

Ieri per Zappacosta è stato l’esordio assoluto in Champions League, accompagnato dall’emozione di condividerlo con gente del calibro di Morata, Courtois, David Luiz. Se nel Toro era uno dei lati più in vista del prisma di Mihajlovic ora è l’ultimo arrivato in una squadra che è abituata a trasferte in tutto il mondo e a misurarsi contro i migliori professionisti. Alla seconda partita dopo l’esordio primordiale a Leicester in Premier, Zappacosta si ritrova sullo stessa fascia di Victor Moses, ieri in panchina ma titolarissimo nell’ 11 campione d’Inghilterra la scorsa stagione. Sarà con l’ex Stoke City che l’esterno dovrà competere per la titolarità sulla fascia, onore e onere viste le tante e spregiudicate volontà del mister, famoso per le sue sfuriate. Ieri Zappacosta ha giocato tutta la partita e oltre al gol ha anche fornito l’assist per la rocambolesca autorete di Medvedev. Il suo supporto alla fase offensiva è stato più o meno costante per tutta la gara, tanto che sono più i palloni giocati nella metà campo avversaria che quelli nella propria. Come già fatto vedere al Torino la sua capacità di cross è la caratteristica personale più apprezzata e se quest’anno il bomber d’area si chiama Morata, alto 1,89, allora il terzino italiano è quello che vuole per Antonio Conte. E non è male neanche in zona gol … Contro il Qarabag Zappacosta è andato al tiro quattro volte segnando un gol, quello epico della cavalcata sulla fascia: l’ex Toro tuttavia non è un goleador ( 5 gol in 3 stagioni di Serie A) ma non si esime dal cercare la porta con le conclusioni da fuori. Memorabile la sua rete in Chievo-Torino dello scorso campionato. Sicuramente Zappacosta può migliorare il Chelsea e il Chelsea può migliorare lui, perché la convivenza in campo con campioni internazionali permette al giocatore di capire i propri limiti ma soprattutto come superarli. Ovviamente sarà richiesto un gran sacrificio all’ex Torino visto che il  terzino è il ruolo in cui Conte pretende più dedizione e concentrazione. In ogni modo Zappacosta si è presentato bene ai tifosi di Stamford Bridge e se l’affetto dimostrato per il manager italiano sarà rivolto anche allo stesso nuovo acquisto, Davide ha tutte le carte in regola per diventare l’ennesimo azzurro nel cuore del tifosi del Chelsea. Good luck Zappacosta.

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