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Doveva essere un momento felice per Wayne Rooney, quello del ritorno a Manchester anche se da avversario con il suo Everton. Invece, oltre ad aver perso la partita contro Mourinho, per Rooney il ritorno a Manchester è stato amarissimo e di certo non dimenticherà le ultime 24 ore vissute.

Guai sportivi e privati per Rooney: momentaccio dell’inglese

È notizia di oggi il ritiro della patente per il campione inglese. La sentenza è stata emessa solo nelle ultime ore, ma il fatto a cui si fa riferimento è di qualche settimana fa. Rooney è stato fermato dalla polizia nella notte tra l’1 e il 2 settembre scorsi a Wilmslow, nel Cheshire. Stando a quanto riportato, si trovava alla guida in stato di ebrezza e una volta fermato dagli agenti, non avrebbe opposto resistenza e avrebbe sostenuto il test alcolemico. I risultati del test sono stati sorprendenti in senso negativo: Rooney aveva dei valori tre volte superiori rispetto a quanto indicato dal codice stradale di Inghilterra e Galles. Per l’attaccante la situazione si è dunque messa male e gli è stata subito ritirata la patente. Oltre a questo, il giudice ha predisposto che il capitano dei “toffees” non guidi per due anni e che si presti ad almeno 100 ore di servizi sociali come punizione. Un castigo esemplare dunque, per far sì che il giocatore non ripeta certi comportamenti mettendo a rischio la vita di altri cittadini con una condotta irresponsabile guidando in stato di ebrezza. Anche l’attuale club di Rooney sembra intenzionato a multare in modo esemplare il giocatore e pare voglia trattenere due settimane di stipendio. Per Wayne Rooney non c’è solo la crisi di risultati sportivi con il suo Everton in questo periodo, ma a ciò si aggiungono grane legate al codice della strada.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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