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Il weekend di Premier ha regalato come al solito tanti gol e spettacolo,  non solo in campo. Infatti i tifosi si sono scatenati sugli spalti, in particolare sulle tribune dell’Old Trafford, dove i supporters del Manchestr United hanno intonato un nuovo coro per i neo idolo locale, il bomber Romelu Lukaku. Non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che i goliardici tifosi dei Red Devils hanno fatto riferimenti al pene del centravanti belga, secondo i loro pareri lungo circa un metro e mezzo. Ovviamente il coro aveva i connotati del simpatico e dell’esagerazione, tant’è che come dimostra il video girato tra i seggiolini si scorgono le numerose risate dei presenti. Tuttavia la Lukaku Song non è stata presa bene da tutti e  Kick it out, organizzazione dedita alla lotta al razzismo nel mondo del calcio, ha richiesto alla FA di intervenire giudicando la situazione molto grave. L’ente ha pesantemente criticato il testo del coro e lo ha definito “offensivo e discriminatorio”: probabile che lo United venga sanzionato e i tifosi puniti severamente. Per tanto in Premier non tutti i giocatori possono permettersi scherzi divertenti come quello di Lukaku. La scorsa settimana, nell’anticipo di sabato fra Leicester e Chelsea, i tifosi dei Blues hanno innalzato delle frasi di carattere antisemitico in riferimento a Alvaro Morata. Dai cori dei propri sostenitori il club londinese si è subito distanziato e ha apertamente condannato le parole espresse dai propri tifosi. “Alvaro, wooah, Alvaro, woooah, he came from Real Madrid, he f—–g hates the yids” che tradotto diventa “Morata viene dal Real Madrid e odia gli ebrei” : il coro fa riferimento alle origini storiche di un club rivale del Chelsea, il Tottenham, da sempre noto per le proprie radici ebraiche. Ovviamente Morata non ha mai detto o manifestato nulla contro gli Spurs e per tanto la colpa è solo di chi queste stupidaggini le ha inneggiate.

https://www.youtube.com/watch?v=B0535ESranU

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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