Piqué ed il suo rapporto complicato con la Spagna

Piqué ed il suo rapporto complicato con la Spagna

Di solito un giocatore, a parte indossare la maglia del proprio club, veste con orgoglio anche quella della propria nazionale. Non è il caso di Gerard Piqué, difensore centrale del Barcellona che ha attivato un’altra girandola di polemiche in seguito ad alcuni suoi tweet pro-Catalogna. Il giocatore vive un rapporto burrascoso con la nazionale del suo paese a causa delle sue radici di cui va profondamente orgoglioso. Le parole in vista del Referendum per l’indipendenza della regione iberica sono forse la goccia che fa traboccare un vaso già colmo di malumori.

Piqué-Spagna, ecco gli episodi

Non è la prima volta che il difensore della “Roja” finisce nell’occhio del ciclone per motivi extra-calcistici. Per comprendere il rapporto non idilliaco tra il giocatore e la Spagna bisogna scavare più a fondo. Uno dei primi casi ci fu nell’aprile del 2011 quando il catalano, alla termine di un clasico, rilasciò la seguente dichiarazione nel tunnel degli spogliatoi: “Ehi, spagnoli, tra qualche giorno verremo a prenderci la Coppa del vostro Re“. Lo staff del Barcellona negò la veridicità della notizia, ma ciò non è bastato per stemperare gli animi. Da allora ci fu un’escalation di episodi: nell’ultimo Europeo in Francia giocato dalle “Furie Rosse” il suo dito medio durante l’inno nazionale è stato giudicato come un gesto irrispettoso, in seguito non son bastate le giustificazioni del calciatore per placare una polemica ormai servita su un piatto d’argento. Il secondo ed ultimo caso si verificò durante Albania-Spagna del 2016 a far notizia furono le maniche tagliate di Gerard che, da abile sarto, ha rimosso il bordo giallo e rosso della sua numero tre poiché quei colori erano l’unico richiamo alla patria sulla maglia indossata in quell’occasione dagli uomini di Lopetegui. Un avvenimento che, legato al non nascosto indipendentismo catalano del giocatore, ha scatenato il solito “vespaio” sui social network. Da lì la scelta di abbandonare dopo i Mondiali del 2018 la Nazionale, definita dal protagonista non come uno sfogo di rabbia, ma come una decisione meditata da tempo. Le ultime dichiarazioni su Twitter hanno suscitato l’ira dei suoi connazionali producendo degli effetti forse collaterali sull’opinione pubblica: “Da oggi fino a domenica esprimiamoci pacificamente. Non diamogli nessuna scusa. È quello che vogliono. Cantiamo con fermezza: #Votarem!”. Le risposte non sono mancate: il suo compagno di Nazionale nonché capitano Sergio Ramos definendo controproducente la scelta del difensore blaugrana. “Questa cosa potrebbe causare un frattura nella squadra una settimana prima delle due cruciali partite di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018. Il tweet non è stata la cosa migliore se non vuole essere fischiato”. Piqué torna a far parlare di sé gettando la benzina su un fuoco assai caldo come quello delle vicende legate al suo paese.