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Poco più di un anno fa, durante un’intervista a Nuno Gomes prima di Napoli-Benfica, l’ex attaccante portoghese della Fiorentina e all’epoca responsabile del settore giovanile del Benfica fece due nomi: Renato Sanches e Gonçalo Guedes. Se il primo, che aveva impressionato in mondovisione tanto da finire al Bayern Monaco, è stato mandato in prestito allo Swansea perché incapace di esplodere, il secondo è stato prima acquistato dal Paris Saint Germain e poi dirottato al Valencia per l’esigenza del club francese di sfollare il parco attaccanti dopo l’arrivo di Neymar. Presente in tutte le categorie giovanili della nazionale portoghese, fino ad arrivare a quella maggiore, il ventenne attaccante esterno di Benavente ha nelle movenze qualcosa dei suoi illustri predecessori Simao, Quaresma, Nani e Cristiano Ronaldo, massimi esponenti dell’eccellenza portoghese nel fabbricare ali di talento e tecnica. Dal passo rapido e dal dribbling vertiginoso, il giovane portoghese non si basa sulla ricerca continua dell’arabesco o del virtuosismo tecnico, ma sa dove, come e quando accelerare e cambiare ritmo. A capirlo è stato Marcelino Toral, che da quando è arrivato al Valencia ha saputo rivalutare persino un centrocampista sperso come Kondogbia. L’allenatore asturiano ha ricevuto da Jorge Mendes il regalo Guedes e non ha esitato a scartarlo per approfittarne e goderne d’immediato. Il secondo posto dei ‘Che’ è sia frutto della grande concretezza del lavoro dell’asturiano, ma è anche una conseguenza diretta dell’esplosione del portoghese. Finalmente insignito di un ruolo da titolare in un 4-4-2 classico dove parte da sinistra, ha trovato non solo la sua dimensione a livello personale ma ha dimostrato anche di essere un giocatore di squadra.

E Zaza ringrazia…

Autore di uno strepitoso gol alla Cristiano Ronaldo contro il Siviglia nella schiacciante vittoria per 4-0 del 21 ottobre scorso, Guedes è ormai irrinunciabile per Marcelino, che ha messo in panchina per lui Santi Mina, uno dei pochi a salvarsi nella disastrosa stagione passata. Chi però ha tratto maggior beneficio dalle prestazioni del portoghese, che non a caso porta sulle spalle il numero 7, è Simone Zaza, che dal gennaio scorso cerca redenzione a Valencia e sembra averla finalmente trovata. L’attaccante lucano è infatti a quota 8 gol in campionato, che lo rendono il secondo miglior cannoniere a 3 lunghezze da Lionel Messi. L’intesa tra Guedes e Zaza è l’ingrediente principale dello stato di grazia del Valencia. Non a caso il lusitano è un prolifico assistman – ne conta 5 finora in campionato – e quando vuole va anche a segno, come contro il Siviglia. In Portogallo si fregano le mani: il giovane Gonçalo non sarà Cristiano, ma a vent’anni ha davanti a sé moltissima strada. E chissà che il PSG non pensi a un suo ritorno per l’anno prossimo…

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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