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Sembra veramente difficile trovare un qualcosa di negativo in questo Napoli di inizio stagione, una squadra che in Serie A sta rasentando la perfezione dopo aver vinto 10 gare su 11 senza mai perdere. Eppure c’è sempre qualcosa da migliorare (per gli azzurri come per chiunque) persino quando le cose vanno benissimo. In particolare, tra le fila dei partenopei c’è un calciatore che sembra non essere ancora entrato particolarmente in forma dall’inizio della stagione, quel Piotr Zielinski che sta vivendo molto di giocate estemporanee ma che – almeno per adesso – sta certamente peccando sotto il profilo della continuità. Una problematica da non sottovalutare, soprattutto per quanto riguarda il prossimo futuro.

Talentuoso ma incostante: i problemi di Zielinski

Anche ieri il polacco ha dato un saggio del suo inizio di stagione non esaltante. Pronti via ha sbagliato ben 3 passaggi, di cui 2 in zone pericolosissime del campo. Poi all’improvviso un lampo: sinistro che fredda Consigli ma che sbatte su entrambi i pali. Sfortuna o Karma, non ci è dato sapere. Per il resto, una gara anonima dopo un ingresso in campo non molto concentrato e applicato sulla partita. Il problema è che molti tifosi del Napoli – e forse lo stesso Sarri – si saranno resi conto della stessa situazione. In queste prime partite Zielinski ha siglato due gol, quello dello 0-3 a Bologna e uno bellissimo contro l’Atalanta. Ma a parte questi lampi le sue prestazioni sono state considerate spesso sotto la sufficienza. Non di certo un dramma, perché il ragazzo è giovane e magari si tratta solo di un problema di condizione fisica e non psicologica. Zielinski dovrà però stare attento a rimuoversi dal petto un’etichetta che può essere pericolosissima se tenuta a lungo andare: quella del giovane di belle speranze, a cui qualcosa si può ancora perdonare ma che all’improvviso non avrà più credito. A 23 anni il polacco può e deve fare di più, perché si trova nell’età giusta per maturare e mettersi definitivamente in mostra. Nel Napoli non recita certo la parte dello sparring partner: sia l’anno scorso che in questa stagione il computo delle presenze è importante, anche se non sempre da titolare. Ma l’insieme delle sue prestazioni non eccelse e il clamoroso inizio stagionale di un Allan in formissima potrebbero fargli perdere gerarchie nel corso dei mesi. Il talento da solo non basta, serve anche la testa: Zielinski non può non saperlo ed è dunque necessario sia più presente per evitare di restare, nel corso del tempo, soltanto un’infruttuosa promessa.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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