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Quando si commettono errori individuali così i derby si perdono. Gli episodi sono stati favorevoli alla Roma, ma per demerito nostro“: è questo il succo delle parole di Simone Inzaghi nel post partita di Roma-Lazio. E mai analisi poteva essere più giusta e corretta. Perché prima dell’incomprensibile scivolata di Bastos, che ha causato il calcio di rigore, a regnare era stato l’equilibrio. Un equilibrio rotto dalla sciocchezza dell’angolano, colpevole anche sul raddoppio. E, ironia della sorte, è il secondo derby in due anni deciso da un errore di un difensore biancoceleste, vedasi Wallace nella stracittadina d’andata dello scorso campionato.

LAZIO, A VOLTE BISOGNA OSARE

Tutto qui? Assolutamente no. Perché non vi è alcun dubbio sul fatto che ieri non si è vista la miglior Lazio, quella delle nove vittorie consecutive, quella in grado di espugnare un fortino come lo Stadium. Inzaghi non ha cercato scuse e alibi, ma non può non essere saltata agli occhi la condizione precaria dei suoi uomini chiave: Immobile, Parolo, Milinkovic e Luis Alberto. Quattro giocatori spremuti dai numerosi impegni e dalle trasferte con le Nazionali. E, se nessuno accende la luce, il buio è una conseguenza naturale. Ma è altro a non aver convinto. L’atteggiamento di attendere l’avversario e cercare di colpire con le ripartenze non può sempre essere la soluzione giusta, soprattutto contro una squadra che fa del pressing alto una delle sue principali armi. Ed ecco che troppe volte la Lazio è apparsa schiacciata e incapace di ripartire. Forse occorre anche osare e avere più coraggio. E quando si parla di coraggio non può venire in mente Jordan Lukaku. Troppo semplice dire che se il belga avesse giocato dall’inizio la partita sarebbe stata diversa, ma il suo ingresso ha messo in difficoltà un Florenzi non al top, costringendo i giocatori giallorossi a un costante e continuo raddoppio. A questa Lazio, vista l’assenza di Felipe Anderson (a proposito, il suo rientro pare essere oramai un mistero), manca un giocatore in grado di saltare l’uomo quando gli spazi si chiudono e l’ex Oostende ha quelle capacità e quelle caratteristiche. Un po’ come Nani, che è entrato bene in partita. Il portoghese, con la sua esperienza e personalità, è in crescita è può diventare un’arma da sfruttare al meglio.

LAZIO, ORA NIENTE DRAMMI

Dovrò essere bravo a farci scivolare il derby di dosso“, ha detto Simone Inzaghi. Insomma, non si può minimizzare, perché ieri è stata toppata un’importante prova di maturità, ma allo stesso tempo non bisogna fare drammi. La Lazio sta facendo un ottimo campionato e solo ripartendo con umiltà, compattezza e intelligenza si può mettere alle spalle queste ko, dimostrando di essere in grado di andare oltre i propri limiti. Una serata storta non può mettere in discussione quanto fatto finora. Le partite da giocare rimangono tante e la Lazio può ancora essere protagonista.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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