I cinque giocatori che meriterebbero la Nazionale

La disfatta della Nazionale è ancora sotto gli occhi di tutti e i prossimi mesi serviranno a ricostruire quanto crollato, sia a livello di progetto tecnico che di certezze, fino ad ora. Ovviamente moltissime indicazioni possono arrivare proprio dal campionato di Serie A, che in queste prime 13 giornate ha comunque già chiaramente promosso e bocciato alcuni calciatori. In vista della mini-rivoluzione (o presunta tale) che sarà necessario mettere in atto per rifondare il calcio italiano la Nazionale potrebbe aver bisogno di volti nuovi e inediti. La domanda però arriva spontanea: chi meriterebbe di vestire la gloriosa e vincente maglia dell’Italia? Per rispondere a tale questione abbiamo tenuto conto di giocatori che non hanno mai giocato la maglia della Nazionale maggiore e che abbiano collezionato almeno più della metà (quindi 7) delle partite giocate quest’anno. Il tutto affidandoci all’unica statistica che in questi casi proprio non si può ignorare: la media voto.

I cinque giocatori che meriterebbero di giocare in Nazionale

Nicolò Barella

Il centrocampista del Cagliari è già stato convocato in Nazionale da Ventura qualche settimana fa per sostituire l’infortunato Marco Verratti ma non è mai sceso in campo con la maglia dell’Italia. A 20 anni però è già una certezza per il suo club, tanto è vero che la Juventus e altre importanti squadre hanno già messo gli occhi su di lui. Finora Barella ha una confortante media voto di 6,42 in 12 partite ufficiali e ha già segnato due reti in questo campionato. La sua qualità maggiore è sicuramente la polivalenza, perché il ragazzo nella sua breve carriera è stato già in grado di ricoprire tutti i ruoli del centrocampo senza problemi. Al di là del modulo che utilizzerà la nuova Nazionale, dunque, Barella potrebbe imporsi come jolly della zona mediana e il suo contributo sarebbe senz’altro fondamentale.

Antenucci, SPAL (Foto: Twitter -@spalferrara)

Mirco Antenucci

Nome provocatorio, sia per questioni d’età che di agguerritissima concorrenza. Come dicevamo, però, la media voto e le statistiche parlano chiaro: finora l’attaccante della Spal ha messo insieme 2 gol ma anche 3 assist, con una media voto di 6,33 in 9 gare. Di per sé la storia di Antenucci è particolare, perché il ragazzo in carriera non ha mai toccato vette elevate e per qualche stagione è dovuto andare in Inghilterra, precisamente al Leeds, per esprimersi come avrebbe dovuto. Per Semplici però il suo apporto è quasi fondamentale, nonostante la Spal abbia acquistato attaccanti di valore e anche più esperti della categoria come Borriello, Paloschi e Floccari. Ovviamente le possibilità di una sua convocazione rasentano lo zero ma l’inizio di stagione lo sta vedendo protagonista dei destini della sua squadra.

Federico Chiesa

Quella del figlio d’arte della Fiorentina è ovviamente l’opzione che affascina di più e, alla fine, la sua convocazione in Nazionale è solo una questione di tempo perché probabilmente si concretizzerà già nei prossimi mesi. Chiesa sa fare praticamente tutto: attaccare, difendere, correre, calciare, segnare e servire assist ai compagni. Inoltre possiede una grande grinta di base, qualità ormai indispensabile per poter entrare nei giri che contano. Fino a questo momento della stagione il campionato di Chiesa è stato discretamente positivo: 11 partite, 2 reti e 6,27 di media voto. Può fare di meglio e lo ha dimostrato anche nel nuovo corso dell’Under 21. Ci aspettiamo però che anche lui, come già Donnarumma, possa velocemente passare a giocare con i “grandi” perché l’Italia ha enormemente bisogno di talento e freschezza per tornare agli antichi fasti.

Matìas Silvestre

La carriera italiana di Silvestre – argentino di nascita ma con passaporto nostrano – è fatta quasi esclusivamente di sali scendi: prima benissimo al Catania, poi male con le milanesi, infine grandi prestazioni con la Sampdoria. Soprattutto nelle ultime due stagioni il ragazzo sembra aver trovato la maturità necessaria per esprimersi al meglio e non è un caso che i blucerchiati siano così avanti in classifica anche grazie al suo apporto. Come detto, Silvestre possiede passaporto italiano e ha spesse volte dichiarato di voler vestire la maglia della Nazionale. Considerati i ritiri di Barzagli e Chiellini e la necessità di chiamare elementi comunque affidabili il difensore della Samp potrebbe fare da riserva ai più giovani Romagnoli, Caldara e Rugani. I numeri stagionali sono ottimi per un difensore: in 11 partite la media voto è di 6,27 e le ammonizioni sono solo 2, segno che evidentemente Silvestre riesce ad essere pulito negli interventi e preciso nelle chiusure.

Fabrizio Cacciatore

Onesto mestierante che ha militato in molte delle squadre di media classifica della Serie A, Fabrizio Cacciatore rappresenterebbe una buona alternativa sulla fascia destra visto anche l’infortunio che terrà Andrea Conti lontano dal campo ancora per un po’. Zappacosta e Darmian giocano all’estero, De Sciglio fatica a rientrare nel giro, Florenzi è adattato in quel ruolo. Ergo la scelta di Cacciatore – che in 12 gare ha collezionato 2 gol e una media voto di 6,25 – non risulterebbe così campata in aria. Peraltro pur essendo un terzino Cacciatore ha dimostrato di saper vedere discretamente la porta avversaria: basti pensare, ad esempio, che da tre stagioni consecutive riesce sempre ad andare in gol. Anche sotto l’aspetto dell’esperienza Cacciatore potrebbe dare una mano: parliamo comunque di un giocatore che ha messo piede in campo per 340 volte in carriera. Come per Antenucci, anche una sua convocazione sembra impossibile. Sognare, però, non costa nulla. Soprattutto quando la Nazionale può aver bisogno di te.

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