Skip to main content

L’ennesimo grande portiere della scorsa decade appende gli scarpini al chiodo: in attesa del ritiro di Buffon, che presumibilmente avverrà a fine stagione, ecco quello del brasiliano Julio Cesar, protagonista indiscusso con l’Inter nella stagione del Triplete e forse uno dei pochissimi estremi difensori ad aver battagliato negli anni (insieme a Toldo, Dida e Handanovic) nel contendere la palma del migliore al portiere della Juventus. Giocatore esplosivo e spesso spettacolare nelle parate, Julio Cesar ha saputo unire qualità e attenzione proponendo sovente interventi al limite dell’assurdo e una grande tecnica di base persino in un fondamentale che ai portieri non veniva richiesto, quello del palleggio. Indubbiamente si ritira un portiere forte e carismatico, il quale ha saputo spesso rialzarsi anche dopo errori abbastanza gravi che però non ne hanno minato l’autostima in campo e il rispetto di colleghi e addetti ai lavori. Per celebrare la sua grande carriera abbiamo scelto cinque tra le parate più belle di Julio Cesar con la maglia dell’Inter: in un archivio immenso di super interventi scegliere è stato davvero complicato ma la certezza è che, nel riguardare certe prodezze, sarà impossibile non rendersi conto della bravura posseduta dal brasiliano.

Le cinque parate più belle di Julio Cesar

Bologna-Inter 1-2, 2009

Uno dei punti cardine della carriera di Julio Cesar – che ovviamente si ripresenta praticamente sempre nelle cinque parate che abbiamo scelto – è quello della reattività. Grazie ad essa non solo il portiere brasiliano ha spesso neutralizzato calci di rigore avversari ma ha persino compiuto parate che sono sembrate al limite dell’assurdo. Forse quella contro Di Vaio in Bologna-Inter del 2009 non può essere definita tale ma rappresenta una parata importante per due motivi principali: è stilisticamente quasi impeccabile e consente all’Inter di mantenere il risultato vittorioso finale. L’azione parla da sé: sponda perfetta di Marazzina per Di Vaio, che di testa deve praticamente solo indirizzare il pallone ed esultare per il gol. L’angolo più lontano della porta è inquadrato perfettamente ma l’ex attaccante della Juventus ha la sfortuna di mantenere il pallone a mezza altezza. Un “errore” fatale punito da uno straordinario Julio Cesar, che si allunga in tuffo e manda in calcio d’angolo. Un intervento incredibile, tanto è vero che Di Vaio dopo essersi reso conto della prodezza del brasiliano sembra fermarsi di botto, quasi impietrito di fronte a quel gesto tecnico così potente. Per azzardare una semicitazione, qualora stoppaste il video al momento giusto potreste sentire il cuore dell’attaccante che va in mille pezzi (la parata su Di Vaio la trovate al minuto 1:26).

Napoli-Inter 1-0, 2008

Un’Inter falcidiata dagli infortuni e piena di riserve perde meritatamente al San Paolo contro il Napoli, neopromosso quell’anno. Contro i Campioni d’Italia di Mancini la squadra gioca forse la sua miglior partita nella lunghissima gestione Reja: ritmi altissimi, un’occasione dopo l’altra e Julio Cesar impegnato praticamente sempre (nel secondo tempo parerà anche un rigore a Zalayeta, scongiurando la doppietta dell’uruguaiano). La parata più bella del match arriva però nel primo tempo ed è su un compagno di squadra: Savini sfonda sulla sinistra e prova a mettere in mezzo, vince un rimpallo e la palla finisce in area. Materazzi riceve ma di destro la svirgola malamente verso la porta e il San Paolo è già pronto a festeggiare la seconda rete della giornata. Julio Cesar però non si è mai arreso di fronte all’evidenza e prova a salvare tutto con un tuffo assurdo, sospinto dalla forza delle sue gambe. Incredibilmente il brasiliano riesce ad evitare un gol già fatto, aiutato anche dalla centralità del tentato autogol del Campione del Mondo 2006. L’intervento è reso ancor più incredibile dal fatto che Julio Cesar fosse piuttosto laterale rispetto alla posizione del compagno: il balzo felino assume perciò un’importanza ancor più rilevante.

Fenerbahce-Inter 1-0, 2007

La qualità principale di un grandissimo portiere è anche quella di rendere una sconfitta meno pesante di fronte al dominio degli avversari. Nella gara di Champions League contro il Fenerbahce Julio Cesar fa esattamente questo quando compie un intervento straordinario su Alex a metà secondo tempo: cross dalla destra di Onder, centrali dell’Inter a vuoto e il giocatore del club turco indovina il colpo di testa in maniera quasi perfetta. La palla è destinata all’angolino ma il brasiliano si supera letteralmente andando a togliere la sfera dalla porta e prendendosi anche i complimenti scherzosi dell’avversario, il quale non può che provare a prenderla simpaticamente dopo una parata del genere. In questa parata si palesa anche un’altra grandissima qualità che ha sempre contraddistinto Julio Cesar: quella riguardante il senso della posizione, che molto spesso si rivela fondamentale almeno nel 50% della costruzione di un intervento determinante (da 1:43).

Inter-Lazio 3-0, 2007

Questa è forse una delle parate più sottovalute di Julio Cesar ma anche quella che racchiude perfettamente tutta la tecnica e la classe del brasiliano. Durante l’azione Rocchi riceve un pallone filtrante molto invitante ma è pressato dal difensore avversario (nella fattispecie Burdisso). Così, l’attaccante è costretto a calciare quasi subito nel tentativo di prendere in controtempo il portiere avversario. La conclusione dell’ex punta dell’Empoli rasenta la perfezione: è angolata quanto basta, a incrociare e possiede persino un’altezza giusta. Non basta nemmeno questo però per battere Julio Cesar, il quale con la mano di richiamo mette in calcio d’angolo compiendo l’ennesima parata da strappa-applausi della sua incredibile carriera. Pazzesco soprattutto come Julio Cesar sia riuscito a far sembrare facilissime anche parate ampiamente difficoltose, come questa (stesso video di prima ma da 1.16, abbiate pazienza).

Barcellona-Inter 1-0, 2010

Per chiudere, impossibile non citare quella che ancora oggi – probabilmente lo resterà per sempre – è la parata più importante, bella e decisiva della carriera di Julio Cesar, il suo masterpiece. Semifinale di ritorno di Champions League contro i marziani del Barcellona, battuti però all’andata per 3-1. Il Camp Nou crede nella remuntanda: la squadra di Guardiola deve vincere 2-0 per andare in Finale e l’impresa non sembra impossibile, considerato che proprio nella fase a gironi della stessa edizione i blaugrana avevano battuto i nerazzurri con quel punteggio. L’Inter gioca una grande partita difensiva, seppur ridotta in 10 dopo l’espulsione di Thiago Motta, perde con un solo gol di scarto e va al Bernabeu dove poi metterà la ciliegina sulla torta di una stagione irripetibile. Sullo 0-0 però è Julio Cesar a fare qualcosa di completamente folle: Messi viene servito in verticale e supera in velocità la retroguardia nerazzurra. L’argentino mira l’angolo basso destro con il suo mancino magico e mentre tira sta già pensando a come esultare. Il portiere brasiliano compie però un autentico prodigio, toccando il pallone con le dita della mano destra in tuffo e respingendo l’unica vera grande occasione creata del fuoriclasse albiceleste in quella partita. Una parata da vedere e rivedere, che testimonia tutta la grandezza di un portiere memorabile. Il giusto tributo per Julio Cesar, l’Acchiappasogni nerazzurro con un posto speciale nella storia del calcio.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

Lascia una risposta