Jordan Lukaku, molto più che una riserva

Nel lunch match del sabato pre natalizio di Serie A, la Lazio ha superato il Crotone con un rotondo 4-0, tornando a vincere in casa in campionato dopo ben due mesi e rilanciandosi nella corsa Champions. I biancocelesti, dopo un brutto primo tempo, sono riusciti a dilagare nella ripresa. Quella di oggi può tranquillamente esser definita la partita delle riserve. Infatti Simone Inzaghi ha dato spazio a Wallace, Patric, Lukaku e Murgia, concedendo un turno di riposo a Bastos, Radu, Lulic e Leiva. Tra i protagonisti proprio l’esterno belga, autore del gol dell’1-0, il primo con la maglia dei capitolini, e partecipando all’azione del raddoppio.

JORDAN LUKAKU, NON SOLO IL FRATELLO DI ROMELU

Era luglio del 2016 quando Jordan Lukaku è arrivato in quel di Formello. Il 23enne veniva da un’ottima stagione con la maglia dell’Oostende e da alcunicampionati europei vissuti da comprimario. Il belga ha dovuto convivere per molti mesi con il fatto di essere definito semplicemente come il fratello di Romelu, sicuramente ben più famoso di lui. Dopo i primi mesi di ambientamento però il classe ’94 si è pian piano preso la scena. Da incorniciare infatti le sue prestazioni nei tre derby, i due in semifinale di Tim Cup e quello di ritorno in campionato. Esplosività, corsa, forza fisica dinamismo: queste le sue caratteristiche, che lo rendono una vera e propria spina nel fianco per le difese avversarie. Simone Inzaghi ha pian piano iniziato a credere in lui e a dargli sempre più fiducia. Ed è probabilmente soprattutto per questo che la stagione attuale è da considerarsi quella della sua definitiva consacrazione.

JORDAN LUKAKU EROE DI SUPERCOPPA

Era necessaria però una svolta, necessaria per far scoccare la scintilla. Quest’ultima è arrivata lo scorso 13 agosto, giorno della Supercoppa vinta con la Juventus. Jordan Lukaku, entrato al posto di Lulic, ha infatti fornito a Murgia l’assist del gol decisivo. E anche nella partita contro il Genoa, vinta sempre per 3-2 dai biancocelesti, il belga è determinante da subentrato. Ed è questa un’altra etichetta con cui l’ex Oostende deve fare i  conti, ossia quella di esser letale solo a partita in corso. La partita con il Crotone probabilmente è servita a smentire questa sorta di leggenda. Inzaghi forse in cuor suo, già lo sapeva, ma ora può trasformare le sensazioni in certezze: Lukaku è molto più che una riserva. D’altronde anche la carta d’identità è della sua parte. Il belga ha tutto il tempo per migliorare, crescere e per conquistare ancor di più una piazza che già lo ama.

Copyright Image: ABContents