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Walter Mazzarri sta per tornare ad allenare in Serie A. L’ex Napoli e Inter è da pochi minuti ufficialmente il nuovo allenatore del Torino, che proprio ieri notte ha esonerato Sinisa Mihajlovic dopo il Derby di Coppa Italia perso contro la Juventus (e un cammino in campionato non esaltante). Una delle critiche mosse maggiormente al serbo è stata quella di non far rendere al massimo alcuni giocatori della rosa, i quali non sono riusciti ad esprimersi positivamente in questa stagione che doveva essere la prima pietra per la costruzione di un grande progetto. Con l’arrivo dell’ex allenatore della Reggina le cose per molti dei ragazzi della compagine potrebbero cambiare: da sempre Mazzarri è abituato ad ottenere risultati piuttosto positivi con un materiale umano non fenomenale (e gli anni di Napoli insegnano). L’occasione sarebbe dunque ghiotta per molti. Ma, in particolare, per chi?

Cinque giocatori del Torino che possono essere rigenerati dalla cura Mazzarri

Emiliano Moretti

Inserire il nome del difensore sembra quasi una provocazione. Perché Moretti quest’anno è scivolato molto spesso in panchina e anche l’età comincia a farsi sentire. Dall’alto delle sue 36 primavere però l’ex giocatore di Genoa e Valencia potrebbe davvero tornare utile a Mazzarri, che in caso di ritorno alla difesa a 3 potrebbe aver bisogno di un centrale mancino e Moretti è l’unico giocatore a cui potersi affidare serenamente per occupare quello spazio specifico di campo. Peraltro proprio la fase difensiva del Torino ha generato polemiche, in generale sotto la gestione Mihajlovic ma soprattutto in questa stagione, nonostante le buone prestazioni a corrente alternata di Burdisso e N’koulou. Un ritorno al passato potrebbe essere dunque la soluzione giusta, con Moretti che diventerebbe un “nuovo” Aronica per l’allenatore.

Joel Obi

Mazzarri ha già allenato Obi nella stagione 2014-2015 all’Inter, peraltro schierandolo spesso come esterno sinistro titolare a causa di vari infortuni in quella zona di campo. In quel momento Obi era ancora una giovane promessa non ancora sbocciata, mentre oggi è un calciatore come tanti in attesa di una svolta. I due si conoscono e quindi Obi potrebbe anche partire avvantaggiato rispetto ad altri compagni per quanto concerne una chance da titolare: non è da escludere un suo impiego come centrocampista centrale ma è decisamente più possibile che Mazzarri possa decidere di schierarlo come esterno, magari impensierendo la titolarità di un Molinaro che in questa stagione non ha mai convinto del tutto, specialmente a livello difensivo. Il nigeriano è ancora giovane e la sua carriera potenzialmente lunghissima: una rinascita con Mazzarri potrebbe anche fargli recuperare credibilità agli occhi delle big.

Afriyie Acquah

Ieri balzato agli onori della cronaca per il presunto fallo subito da Khedira, Acquah possiede tutte le caratteristiche per diventare il Behrami o il Gargano di Mazzarri al Torino. Giocatore forte fisicamente ma dotato anche di buona corsa e una tecnica discreta, in questi anni ha giocato spesso ma mai con eccessiva continuità. Nel 3-5-2 mazzarriano sarebbe soprattutto lui ad avere compiti di interdizione e recupero palloni, lasciando invece ad altri quelli di impostazione. Un giocatore tutto cuore, grinta e polmoni serve come il pane all’allenatore toscano per costruire perfettamente la sua idea di gioco e il ghanese risponde sicuramente meglio di altri all’identikit preteso per questo genere di compito.

adem ljajic, torino

Fonte: @tuttoiltoro

Adem Ljajic

Talento mai del tutto espresso, Ljajic rischia seriamente di diventare una scommessa persa del calcio italiano. Con Mihajlovic da sempre il ragazzo ha avuto un rapporto d’amore e odio e in questi mesi molte sono state le esclusioni per lui, sia di natura tecnica che comportamentale. Dopo un inizio incoraggiante le sue prestazioni quest’anno sono andate a picco: solo 3 gol in 17 partite, in quella che per adesso è una delle sue peggior stagioni da quando gioca in Serie A. Walter Mazzarri potrebbe certamente risollevare le sorti personali del giocatore: Ljajic, ad esempio, potrebbe giocare come seconda punta, potendo dunque avere ampia libertà di movimento e accentramento. Lo stesso allenatore potrebbe però schierarlo addirittura come trequartista alla Hamsik/Pandev in un 3-4-2-1 o 3-4-1-2, moduli per l’appunto già testati con successo a Napoli. Ovviamente solo il calciatore è padrone del suo destino ma con il talento che si ritrova Ljajic, se messo nella giusta condizione tecnico-tattica, potrà rendere anche oltre le aspettative.

Andrea Belotti

Mettere in discussione un giocatore come Belotti non è nostra intenzione, ma sembra evidente come la stagione attuale per l’attaccante della Nazionale sia molto poco felice. Il Gallo ha timbrato il cartellino soltanto sette volte e per la seconda volta in carriera nella massima serie potrebbe fermarsi sotto la doppia cifra. Una cosa è sicura, però: per Mazzarri Belotti diventerebbe il fulcro totale dell’attacco, l’unico realizzatore possibile della manovra offensiva. E valorizzare la propria punta è sempre stata una delle specialità dell’allenatore: Cavani e Icardi sono cresciuti in maniera esponenziale proprio con Mazzarri in panchina, iniziando a diventare gli alieni d’area di rigore che sono oggi. Sotto la guida del toscano il Gallo potrebbe tornare a cantare molto presto: non resta che attendere l’eventuale svolta regalata dell’ex Watford, nuovamente protagonista delle vicende del calcio nostrano.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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