Kouan alla conquista di Perugia: classe 1999 e gol all’esordio

Kouan alla conquista di Perugia: classe 1999 e gol all’esordio

Il tuo cartellino è stato pagato 10mila euro, più o meno quanto Lionel Messi guadagna in 6 ore di lavoro. Arrivi dalla Vigor Perconti, società dilettantistica del Lazio vincitrice di quattro campionati Juniores regionali e tre nazionali negli ultimi sei anni. dove hai segnato 17 reti e visto i primi spiragli di speranza, rappresentati dal calcio. Paolo Paloni, il tuo procuratore e amico di vecchia data del presidente del Perugia Santopadre, ti ha portato in Umbria. Hai visto l’erba del “Curi”; l’hai sognata, accarezzata, hai ammirato le partite che vi si sono giocate. Qualcuno ci ha perso uno scudetto, altri l’hanno festeggiato. Il tuo trofeo è l’esordio in Prima Squadra. Il tuo nome è Christian Kouan Oulai, sei nato in Costa d’Avorio nel 1999 e sabato hai scritto la prima pagina della tua vita da calciatore. Professionista.

L’esultanza di Kouan contro la Virtus Entella

Kouan, una vita da attaccante, un giorno da mediano

Sabato 20 gennaio: a Perugia arriva la Virtus Entella. È tempo di riunione tecnica. Il tuo allenatore, Roberto Breda, ti chiama a sé. Giocherai tra i titolari, con i “grandi”: non in attacco, però. Già, perché il mister ti vede come interno di centrocampo, recupera palloni e sette polmoni. Elastico, muscolare, reattivo, sulle orme di Drolé e Zebli, altri due baby terribili acquistati per pochi spiccioli e rivenduti in Belgio e Turchia a suon di milioni. Il tuo nome è Christian Kouan Oulai: entri in campo dal 1′, con la consapevolezza di un big. Corri, mordi le caviglie, ti inserisci e al minuto 49 la tua vita cambia. Ti avventi su un cross di Pajac respinto male dagli avversari, apri il piattone e buchi la porta. È 1-0, Christian, hai fatto gol. Come succedeva spesso e volentieri nella Vigor Perconti.

Talento d’Africa

Così ora il Perugia – che brilla nello scouting sui giovani africani – si gode il suo ultimo talento arrivato dalla Costa D’Avorio. Che al primo gol non poteva che avere una dedica speciale: per sua madre, che vive a Nantes e che Kouan ha ritrovato poco più di un anno fa. Quel motorino con la maglia numero 28 ha vissuto un altro magic moment in coda al match contro i liguri, quando Cerri aveva già congelato i giochi con la rete del 2-0: minuto 80, Breda lo richiama in panchina per la sostituzione. Il “Curi”, che ha applaudito talenti del calibro di Nakata, Materazzi, Paolo Rossi e tanti altri tasselli di una lunga lista, gli tributa una standing ovation. Già, proprio a lui Christian dalla Costa d’Avorio via Francia. Laddove aveva “rischiato” (per il Perugia e, chissà, per il calcio italiano) di fermarsi: perché anche il Nizza, come la Roma, aveva preso infomazioni su questo furetto della trequarti, fino a che Roberto Goretti, responsabile dell’area tecnica, e il direttore sportivo Marcello Pizzimenti non hanno convinto la proprietà umbra a non farselo sfuggire.

E ora il contratto

Il gol di Kouan è stato un premio al coraggio, ma anche al pizzico di buona sorte, di Breda, e alla voglia di lavorare sui giovani del club umbro. Kouan non sarà certo un titolare inamovibile, con i rientri di Bandinelli e Bianco all’orizzonte, ma l’acquisto del giovanissimo ivoriano potrebbe rivelarsi un’altra operazione azzeccata per le casse societarie. Prima però occorrerà firmare il primo contratto da professionista, anche se il suo agente ha fatto da pompiere. “Il ragazzo deve ancora lavorare molto perché ha ampi margini di miglioramento – le parole di Paloni, che in procura ha anche Panaioli, un altro Primavera – Il contratto? Ne stiamo parlando con la società, ma questo è l’ultimo dei problemi”. Christian attende di spiccare il volo: con quella maglia, negli ultimi tempi, lo hanno fatto Goldaniga, Falcinelli e Spinazzola, oggi presenze fisse in Serie A. Per chi è partito dal blaugrana della Vigor Perconti e tifa Barcellona, poi, impossible is nothing. Sognare, d’altronde, non costa nulla. Anzi, 10mila euro: cosa vuoi che siano?

Di Luca Guerra