Le numerose polemiche del post-partita di Real Madrid-Juventus hanno sminuito la prestazione entusiasmante disputata dai bianconeri. Al Bernabeu gli uomini di Allegri hanno dato filo da torcere per tutta la durata del match a Varane e compagni segnando ben tre gol. In Champions non avveniva dal marzo 2015 quando i “blancos” vennero sconfitti 3-4 dallo Schalke. Ma ieri sera soltanto il calcio di rigore, concesso all’ultimo minuto dal direttore di gara inglese Oliver, ha frantumato i sogni della Juve.
Real Madrid-Juventus, le scelte di Allegri
Per sopperire all’assenza forzata di Dybala, out per squalifica, Allegri ha scelto il 4-3-3 con il tridente offensivo formato da Douglas Costa, Mandzukic e Higuain. Benatia e Pjanic, tornati dopo aver scontato il turno squalifica, sono stati tra i migliori in campo al Bernabeu con chiusure preventive e giocate di alto profilo.
Fin dai primi minuti la strategia della Juventus è ben chiara: sfondare sulla fascia destra per poi cambiare lato in maniera repentina sfruttando così i centimetri di Mandzukic. Dopo l’assist al bacio di Khedira per lo 0-1 firmato dal croato, è Lichtsteiner ad effettuare il cross perfetto per la testa dell’attaccante bianconero. La strategia è quella: creare sulla destra per poi colpire sul lato sinistro con gli inserimenti di Mandzukic e Matuidi, molto bravi a finalizzare.
Ma non solo. I due interni di centrocampo, Khedira e Matuidi, sono diventati gli attaccanti aggiunti accompagnando l’azione offensiva in maniera costante. E, proprio dal traversone di Douglas Costa dalla destra, è arrivato lo 0-3 firmato dal francese, che ha riempito con un inserimento dei suoi l’area avversaria anche in occasione della prima rete. Il tedesco, invece, è sempre nel vivo dell’azione con l’assist vincente per lo 0-1 e con l’apertura sempre sull’out destro per il terzino svizzero.
Real Madrid-Juventus, gli errori sul rigore
Il calcio di rigore al 93′, infine, ha fatto infuriare Buffon e compagni. Ma alla base c’è un errore di reparto con Benatia che, alcuni secondi prima dell’episodio-chiave, lascia la sua zona di competenza inspiegabilmente. Pjanic e Matuidi così riempiono il buco lasciato dal centrale bianconero, per poi non mantenere la posizione creando nuovamente lo spazio vuoto in mezzo all’area. Vazquez, tutto solo davanti a Buffon, prende posizione aspettando l’intervento del marocchino, considerato falloso dal direttore di gara inglese. Momenti concitati e di pura follia che hanno portato ad un’autentica beffa per i bianconeri.