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È l’incidente per antonomasia degli sportivi, ed anche nel caso dell’infortunio di Zaniolo della Roma non fa eccezione. Perché in tanti si rompono il crociato.

Grave infortunio per Nicolò Zaniolo, come anche confermato in una nota ufficiale della Roma. Il talento giallorosso è incappato in un incidente di gioco nel match contro la Juve perso per 2-1 e valevole per la 19^ giornata di campionato. Zaniolo ha subito la rottura del crociato anteriore del ginocchio destro. Nel mondo del calcio professionistico il numero di infortuni di questa gravità sono in aumento. Le lesioni al ginocchio sono frequenti. Una dimostrazione lampante è stato quanto capitato sempre nel big match di ieri sera al bianconero Merih Demiral. Il centrale turco ha subito, al pari di Zaniolo, una grave lesione del legamento crociato anteriore con associata lesione muscolare e del menisco. Successivamente al minuto 36’ la disgrazia colpisce anche il giovane spezzino. In questi anni la rottura del legamento crociato colpisce ben 150.000 persone, in particolare chi pratica sport. I molti atleti presenti nel mondo del calcio aumenta la presenza di questi sfortunati incidenti.

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Infortunio Zaniolo, perché tale tipo di incidente è molto diffuso

Questi dati vengono dimostrati dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia. Per fortuna la maggior parte di tali infortuni viene curato grazie a percorsi riabilitativi di alto livello. Inoltre è possibile prevenire questa tipo di sventura grazie a programmi di prevenzione. Il presidente SIOT il Professor Francesco Falez in un’intervista per “ItasSportPress” spiega le motivazioni sul perché il numero sia in aumento. “Il numero delle lesioni ai legamenti del ginocchio tra i calciatori è in aumento proprio per l’alto numero di quanti praticano questo sport. Gli infortuni si registrano infatti a livello amatoriale, tra i semi professionisti e tra i professionisti del “pallone”. Proprio a causa della natura di questo sport, che comporta salti, torsioni e cambi di direzione improvvisi, oltre ad un forte impatto fisico, le lesioni legamento crociato anteriore sono un incidente comune sui campi di calcio di tutto il mondo”.

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È possibile fare prevenzione

Tuttavia tali sciagure sono possibili prevenirle: spiega il Professor Falez – grazie ai moderni trattamenti chirurgici, con tecniche spesso personalizzate a seconda dell’età, del tipo di sport praticato e del livello dell’atleta colpito da tale lesione, ed uniti ad un valido programma riabilitativo che segue a l’intervento chirurgico, tutti possono tornare tranquillamente a praticare attività sportiva dopo un periodo di 6 mesi di recupero”. Questi programmi si riferiscono a veri e propri allenamenti mirati per la forza muscolare. E’ importante eseguire esercizi che mirino al potenziamento degli arti inferiori, cercando di migliorare la forza dei muscoli. Il tutto è possibile farlo grazie ad esperti come fisioterapisiti o preparatori atletici.

La SIOT in prima linea per evitare complicazioni

Come si sa nel calcio sono presenti molti cambi di direzione, salti e contrasti, questo tipo di allenamento potrebbe ridurre il rischio infortunio quando viene effettuato tale gesto. Inoltre è di estrema importanza identificare una carenza muscolare o tendinea che potrebbe essere presente in un atleta. In questo caso il programma deve essere personalizzato in base alla problematica dell’individuo. La SIOT “Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia” si impegna ad informare e ha prevenire infortuni sportivi.

di Fabio Chiappini

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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