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Jannik Sinner è senza dubbio il tennista italiano maggiormente in rampa di lancio in questo momento. Il giovane altoatesino ha davanti a sé una carriera luminosa e molti non aspettano altro che vederlo dominare la classifica ATP e portare in alto il nome dell’Italia. Intervistato di recente da Sky Sport, Sinner ha parlato – tra le altre cose – di che cosa vuol dire essere un tennista, dei sacrifici che comporta e di quanto conti, oltre alla preparazione fisica, anche la testa.

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Sinner: “La vita giocando a tennis è la migliore che potessi fare”

“Da piccolo non riuscivo nemmeno a tirare la palla dall’altra parte, così come a tenere la racchetta in mano: era troppo pesante per me. Strisciavo la racchetta per terra e all’ultimo momento, in qualche maniera, cercavo di tirarla su”, ha spiegato il ragazzo.

Sinner si è poi concentrato sul suo essere diventato un professionista: “Il segreto è sempre avere in mente quanto conti per te lo sport. Il tennis è la cosa più importante della mia vita, , dopo la famiglia e gli amici. L’elemento principale di ogni sport è sempre la passione”.

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Secondo Sinner, altrettanto fondamentale è “la voglia di porsi un obiettivo ogni giorno, fin da quando ti svegli, mettendo in conto che potrai vivere momenti duri. Ma se ti piace davvero lo sport che fai, li superi. Nel tennis la testa vale al 70%, conta più di tutto il resto. Poi, per il 20% c’è il fisico e il 10% dei colpi. Ho scelto di giocare a tennis perché mi piace, quindi questa è la vita più bella che potessi fare. Le interviste in verità sono obbligatorie e mi piacciono meno…vorrei ovviamente stare di più con la mia famiglia ma per ora la priorità è il tennis”, conclude il ragazzo.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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