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Come abbiamo potuto vedere, dopo Wrestlemania moltissimi campioni hanno conquistato e perso cinture. Ai più però è balzato all’occhio soprattutto un altro importante fatto. Al momento, in WWE, la stragrande maggioranza dei campioni dei due roster principali – quelli di Raw e SmackDown, per intenderci – sono heel. Nello show rosso infatti abbiamo allineati dalla parte dei cattivi il campione WWE Bobby Lashley, quello degli Stati Uniti Sheamus, i campioni di coppia AJ Styles e Omos così come anche le campionesse femminili di coppia Shayna Baszler e Nia Jax e la WWE Raw Women’s Champion Rhea Ripley.

Nello show blu, invece, abbiamo Roman Reigns campione Universale, Dolph Ziggler e Robert Roode campioni di coppia ma anche Apollo Crews Intercontinental Champion. L’unica campionessa allineata con i face è dunque Bianca Belair. Ma come mai la WWE sta optando per questa scelta?

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WWE, Bianca Belair: perché è il solo personaggio face a essere campione

In realtà, a livello ufficiale, non c’è stata alcuna spiegazione del perché al momento quasi tutti i campioni del main roster siano heel. Va però effettivamente notato come, molto spesso, la WWE abbia faticato nel corso di questi anni a creare dei face che fossero universalmente amati e tifati dal pubblico. Questo sia per problemi di scrittura del personaggio che per questioni ambientali.

Basti pensare per esempio ai casi recenti di Seth Rollins (in tono minore, con il personaggio letteralmente rovinato dopo la faida con The Fiend) e soprattutto di Roman Reigns. Quest’ultimo per un’intera carriera è stato imposto come idolo del pubblico venendo però sempre rigettato, persino dopo la leucemia.

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La WWE faticava già ai tempi di John Cena a creare face che fossero “lindi e pinti”. Tanto è vero che, nel corso delle ultime decadi, i lottatori che hanno avuto più successo erano ascrivibili più alla categoria dei tweener che a quella dei face puri. Pensiamo, per esempio, ai vari Steve Austin, The Rock, Randy Orton, Eddie Guerrero o anche lo stesso Undertaker.

Sembra sembra che la WWE, infatti, non riesca a dare una scrittura tridimensionale e delle motivazioni coerenti ai suoi face di punta. Di recente, in verità, il lavoro fatto su Drew McIntyre – sul modello di quello che avvenne con Batista – è stato decisamente buono. Non tutti i lottatori però hanno il carisma per poter interpretare il ruolo del face con successo. Ed evidentemente, visto il materiale attuale, la WWE sta cercando di costruire face più credibili prima di incoronare nuovi campioni che rappresentino esempi positivi per il pubblico.

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Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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