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Nonostante si sia ormai ritirato da mesi dalle MMA, Khabib Nurmagomedov resta sempre uno dei personaggi su cui grava un grande interesse da parte degli appassionati. Il lottatore daghestano, partecipando a un incontro con alcuni bambini insieme a Daniel Cormier, ha parlato del suo passato e in particolare del famoso match vinto contro Conor McGregor anni addietro.

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“Cosa ho provato quando sono entrato in gabbia per affrontare Conor? Il giorno dell’incontro ero decisamente contento, perché pensavo che finalmente lo avrei avuto tra le mani e avrei potuto prenderlo. Hai presente quando un’aquila è molto affamata? Tu la tieni e continui a trattenerla. Poi la lasci andare per volare a caccia di cibo. Pensa a dove sta il topo e va a prenderlo. In questo caso è stata la stessa cosa” ha spiegato il lottatore.

“Ero contento perché aveva fatto tantissimo trash talk e per me era molto importante affrontarlo. Mi ricordo di aver pregato di non infortunarmi durante quel camp di preparazione. In passato avevo avuto problemi alla schiena, alle ginocchia e avevo subito svariati interventi chirurgici. Gli infortuni possono arrivare facilmente e questo mi preoccupava. Dopo aver fatto il peso ufficiale, mi sono allenato brevemente e poi ho pensato, prima di dormire, che dopo qualche ora avrei potuto finalmente affrontarlo. Ed ero molto contento”.

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“Volevo rimanere lì dentro per tutta la notte ma il mio avversario no”, ha proseguito l’ex UFC Lightweight Champion. “Quando sono arrivato nella gabbia non mi ha nemmeno guardato negli occhi, prima sembrava un fighter ma man mano che mi avvicinavo capivo che non aveva nemmeno il coraggio di guardarmi”.

Khabib ha infine spiegato che l’intervento dell’arbitro Herb Dean ha salvato la vita di Conor McGregor al 100% durante il suo tentativo di strozzarlo.

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Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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