Il marchese del Grillo come finisce

Il marchese del Grillo come finisce

Il marchese del Grillo, come finisce il celebre film con Alberto Sordi? Ripercorriamo la pellicola di Monicelli e vediamo che accade nel finale.

Mario Monicelli alla regia, Alberto Sordi nei panni del celebre marchese Onofrio del Grillo. Il marchese del Grillo è un film che è diventato leggenda, uno dei più famosi dell’intero cinema italiano. Ripercorriamo dunque la trama del film, vedendo anche come termina.

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Il marchese del Grillo, come finisce il film

Il marchese Onofrio del Grillo è un nobile romane alla corte di papa Pio VII e, agli inizi del 1800, trascorre le sue giornate nell’ozio più totale. Il suo passatempo principale consiste nel fare ogni tipo di scherzi che hanno come bersaglio l’aristocrazia romana e con umorismo e improvvisazione il marchese riesce a uscire dalle situazioni più intricate e divertente che nel film si susseguono una dopo l’altra.

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A un centro punto incontra Gasperino, un carbonaio alcolizzato che è il suo sosia, e lo coinvolge nei suoi scherzi e nelle sue beffe. Nel finale però la situazione rischia di precipitare, il marchese coinvolge anche il Pontefice in una delle sue trame, e, dopo una finta condanna alla ghigliottina che gli è stata inflitta proprio da Pio VII, il marchese riceve la grazia dal Papa, che gli concede anche il ritorno presso i Sediari pontifici.

Il film di Monicelli è diventato in breve tempo uno dei più grandi cult del cinema italiano, consacrando l’immagine di Alberto Sordi in uno dei suoi ruoli più iconici. La storia del marchese del Grillo, inoltre, sembra essere tratta da una figura reale, anche se l’ispirazione ancora oggi rimane incerta. Nel 1982, il film ha vinto due David di Donatello, raccogliendo anche cinque candidature tra cui quella come miglior film.

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