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Past Lives è uno dei film rivelazione del momento: quale è il significato del concetto di In-Yun, attorno a cui ruota tutta la pellicola

Lo possiamo considerare uno dei film evento dell’anno, sebbene si tratti solo di una piccola produzione. Eppure Past Lives di Celine Song, esordiente regista sudcoreana con cittadinanza canadese, sta riuscendo a stregare anche il pubblico, dopo aver conquistato la critica. Presentato all’ultimo Sundance Film Festival, è stato inserito tra i migliori 10 film del 2023 dalla National Board of Review e dall’American Film Insitute, candidato a 5 Golden Globe e a 2 premi Oscar (miglior film e miglior sceneggiatura originale). E in questi giorni è in sala in Italia. Past lives è ispirato in parte a esperienze autobiografiche della sua autrice, e racconta la storia dell’amicizia tra Nora Moon (Greta Lee) e Hae Sung (Teo Yoo). Il film inizia a Seul nel 2000, quando i due personaggi si conoscono all’età di 12 anni, e segue il loro rapporto lungo tutti i successivi 24 anni, osservando l’evolversi della loro amicizia nonostante gli eventi della vita portiano entrambi a prendere strade diverse e ad allontanarsi. Al centro di questo piccolo gioiellino cinematografico c’è un concetto chiamato In-Yun, tipico della cultura filosofica coreana. Viene tradizionalmente tradotto con il termine “destino”, ma in realtà di riferisce unicamente ai rapporti tra le persone e rappresenta un concetto molto più sottile e sfumato. L’In-Yun è più precisamente una sorta di “connessione magica” tra due persone, che le lega in qualche modo inestricabile a prescindere da ciò che può accadere nelle loro vite e anche dall’esistenza di un rapporto concreto. Lucky Red, il distributore italiano di Past lives, ha promosso il film dicendo che “è un In-Yun persino quando due sconosciuti camminano per strada e i loro vestiti si sfiorano appena“, perché questo così flebile contatto testimonierebbe che le due persone sono state legate in qualche modo nelle loro vite passate.

Past Lives il paragone con Serendipity

past lives

Alcuni spettatori hanno notato una similitudine tra Past lives di Celine Song e Quando l’amore è magia – Serendipity. Si tratta di una commedia romantica diretta Peter Chelsom nel 2001, con protagonisti John Cusack e Kate Beckinsale, il cui titolo si rifà al concetto di serendipità. Questa parola è stata inventata nel 1754 dallo scrittore britannico Horace Walpole, utilizzando l’antico nome dello Sri Lanka (Serendip), e indica generalmente la possibilità di fare scoperte per puro caso, trovando qualcosa mentre se ne sta cercando un’altra. La serendipità non ha ovviamente niente a che vedere con lo In-Yun, ma i due film hanno alcune piccoli similitudini. Entrambi raccontano storie sentimentali (anche se in Past lives non si tratta mai apertamente di una storia d’amore in senso stretto) in cui due persone sembrano in qualche modo connesse dal destino, a dispetto degli eventi delle loro vite.

Valerio Moggia

Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.