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I tre giorni del Condor è un celebre film del 1975 diretto da Sydney Pollack, candidato anche a un Premio Oscar: la vera storia dietro la pellicola

Un grande classico del cinema, firmato da uno ei registi più famosi della sua generazione. I tre giorni del Condor è un film del 1975 diretto da Sydney Pollack (Corvo Rosso non avrei il mio scalpo, Tootsie, La mia Africa) e con protagonisti Robert Redford, Faye Dunaway e Max von Sydow. All’epoca della sua uscita fu un grande successo di pubblico e critica, venendo anche candidato al Premio Oscar per il miglior montaggio e al Golden Globe per la miglior attrice protagonista in un film drammatico. La trama del film segue il modelloe del thriller spionistico, e ha reso la pellicola diretta da Pollack un vero e proprio cult nel corso degli anni. Improvvisamente, diversi dipendenti di uno specifico reparto della CIA vengono assassinati: l’unico ancora vivo è l’agente Joseph Turner, noto anche con il nome in codice di “Condor”, che ora si trova evidentemente in grave pericolo. Oltre a doversi guardare le spalle, Condor decide di indagare per capire cosa sta succedendo e chi è il reponsabile degli omicidi, scoprendo così un complotto che risale fino ai vertici dell’Agenzia. Al centro della vicenda c’è una preoccupante fuga di notizia relativa ad alcune operazioni della CIA in Sudamerica.

I tre giorni del Condor è quindi un film che usa il modello della spy story e del mistery, ma che tocca in realtà anche tematiche politiche all’epoca di strettissima attualità, ovvero l’influenza degli Stati Uniti nella politica sudamericana. La sceneggiatura del film è stata scritta da David Rayfiel assieme a Lorenzo Semple Jr. (autore anche dei copioni di Papillon, e poi di King Kong e di Mai dire mai), e si basa sul romanzo I sei giorni del Condor, scritto da James Grady e pubblicato nel 1974. Peraltro, dallo stesso romanzo è stata tratta una serie di due stagioni, uscita tra il 2018 e il 2020 su Amazon Prime Video.

I tre giorni del Condor cosa c’è di vero

Non si può quindi dire propriamente che il film di Sydney Pollack sia tratta da una storia vera, anche se alla base ci sono, come accenato, questioni politiche abbastanza note già ai tempi. La fuga di notizie, gli omicidi e il complotto sono ovviamente del tutto inventati, ma che la CIA nel secondo dopoguerra operasse in Sudamerica e nel Centro America sovvenzionando anche colpi di stato e crimini politici è risaputo. Le motivazioni erano legate alla divisione del mondo in due blocchi, e alla necessità di impedire l’instaurazione di governi vicini all’Unione Sovietica nella sfera d’influenza statunitense. In particolare, I tre giorni del Condor segue di pochissimi anni gli eventi del colpo di stato in Cile che portò al potere, proprio con l’appoggio della CIA, il dittatore Augusto Pinochet.

Valerio Rossari

Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.