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Blow è un film cult del 2001 con Johnny Depp nei panni di George Jung, un trafficante di droga americano realmente esistito. Questa è la sua storia.

Dopo oltre vent’anni, Blow resta un film amatissimo dal pubblico e una delle pellicole più apprezzate della lunga carriera di Johnny Depp. La storia di George Jung è un classico del cinema crime moderno, e per molti versi ha anticipato il successo di serie più recenti come Narcos, anch’esse concepite attorno al mondo del narcotraffico. Come in molti di questi casi cinematografici e televisivi, gli sceneggiatori non si sono inventati nulla, pescando invece a piene mani da fatti realmente accaduti.

Nello specifico, la storia di George Jung – noto anche come Boston George, per il fatto di provenire da vicino alla nota città del Massachusetts – era stata ripresa dal libro del 1993 Blow: How a Small Town Boy Made $100 Million with the Medellín Cocaine Cartel and Lost It All, scritto da Bruce Porter. Il vero George Jung era nato a Weymouth nel 1942 e fece fortuna negli anni Sessanta commercando marijuana dalle Isole Figi agli Stati Uniti, passando attraverso il Messico. Jung riuscì a mettere in piedi quasi da solo un’organizzazione abbastanza vasta, fino al suo arresto, avvenuto nel 1972. Mentre si trovava in carcere conobbe il criminale colombiano Carlos Lehder, con cui si accordò una volta libero per organizzare l’importazione della cocaina negli Stati Uniti dal Cartello di Medellin di Pablo Escobar.

Jung venne infine arrestato nel 1987, ma riuscì a venire liberato in fretta dopo aver testimoniato contro Lehder. Tornò al traffico di cocaina, venendo nuovamente arrestato e ricevendo questa volta una lunga condanna. Come viene riportato nel finale di Blow, sarebbe dovuto uscire solo nel 2015, ma in realtà è stato scarcerato un anno prima per buona condotta. Il film ha avuto un ruolo determinante nel riallacciamento dei rapporti con la figlia, che dopo aver visto la pellicola con Johnny Depp decide di tornare a parlare col padre.

George Jung oggi: patrimonio

George Jung è morto il 5 maggio 2021 nella sua casa di Boston, presumibilmente per una malattia al fegato o ai reni, di cui soffriva da qualche anno. Aveva 78 anni. Non ci sono molte informazioni su quale fosse il suo patrimonio al momento della morte, anche se è certo che non viveva nel lusso. Ai tempi in cui era all’apice della carriera di narcotrafficante, George Jung era arrivato a mettere assieme almeno 100 milioni di dollari, secondo quanto è stato riportato dai media. Ovviamente, questo denaro è stato in gran parte speso e successivamente sequestrato dopo il suo arresto.

Valerio Rossari

Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.