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Jan Oblak portiere Atletico Madrid

Jan Oblak, fonte foto: www.clubatleticodemadrid.com

Il ruolo del portiere non deve essere certo facile: sempre solo ad osservare da lontano le battaglie di centrocampo, a guardare le spalle ai propri compagni, guidandone i movimenti dalle retrovie, con l’attenzione sempre alta e il margine d’errore da tenere sempre così basso. La solitudine dei numeri uno, si potrebbe dire. Numeri uno che però, ultimamente, non sembrano poi così tanto soli, sicuramente non come prima, ora che l’attenzione dei media si è spesso soffermata su queste fondamentali figure.

Appena una settimana fa il nostro Gianluigi Buffon conquistava il nuovo record di imbattibilità in Serie A, il portiere della Juventus non subiva gol da 10 partite di fila in campionato: nella sfida contro il Torino il capitano bianconero ha superato l’ex milanista Sebastiano Rossi, primatista a quota 929′, fermandosi a 974 minuti di imbattibilità, prima di subire gol dal granata Belotti su calcio di rigore. Grande impresa per il portiere della Nazionale Italiana, record che potrebbe presto conquistare anche un altro collega del nostro Buffon, uno sloveno che gioca in Spagna. Stiamo parlando di Jan Oblak, estremo difensore dell’Atletico Madrid, vicino a raggiungere un nuovo primato in Liga.

Il portiere classe ’93 ha subito solamente 14 reti in 30 giornate di campionato spagnolo, con una media di 0,466 gol incassati a partita. Lo sloveno non ha mai raccolto il pallone in fondo alla propria rete in 19 occasioni, 19 gare senza subire reti, rendendo il reparto difensivo dei colchoneros il meno battuto fino ad oggi in Liga. Le manone di Oblak a difesa del suo Atletico, dunque, ma anche tese in presa alta su un sogno che, a 23 anni, potrebbe davvero realizzarsi: l’estremo difensore dei rojiblancos può diventare il portiere meno battuto di sempre in Liga. La media di Oblak in questa stagione è la migliore ottenuta fino ad ora in 85 tornei spagnoli, il possibile record del portiere sloveno va di pari passo all’ottimo operato della difesa in questa stagione, con l’Atletico Madrid del Cholo Simeone che potrebbe stabilire il record di difesa meno battuta di sempre in Liga.

Bella storia quella di Jan Oblak che, dopo le giovanili del Ločan e l’esordio in massima serie con l’Olimpija Ljubljana, viene acquistato dal Benfica. Un sogno che si avvera, ma non va proprio così per il giovane portiere, che inizia il suo peregrinare in prestito nei campi del Portogallo: prima il Beira-Mar, poi l’Olhanense, l’União Leiria e  il Rio Ave, fino al ritorno al Benfica, dove finalmente diventa titolare nella stagione 2013/14. Una sola annata tra le fila delle Águias, che non basta per meritarsi la riconferma: viene ceduto all’Atlético Madrid al termine del campionato, nell’estate del 2014. Nella sua prima stagione in Spagna esordisce nella gara a gironi della Champions League 2014/2015 contro l’Olympiakos, diventando titolare anche in Copa del Rey: il giovane sloveno riesce a togliersi la soddisfazione di parare un rigore a Lionel Messi nei quarti di finale della competizione. In campionato solo panchina per Oblak, il titolare è il più esperto Moya, ma il 17 marzo del 2015 subentra allo spagnolo nel corso della sfida di Champions League contro il Bayer Leverkusen e la storia cambia: il classe ’93 parerà un calcio di rigore allo specialista Calhanoglu, ipnotizzando anche Kiessling e Toprak e regalando ai suoi il passaggio ai quarti. Il 21 marzo l’esordio in Liga per Oblak, quell’Atletico Madrid-Getafe che da allora lo vede titolare inamovibile della porta rojiblanca e idolo dei tifosi dopo quella notte di Champions.

Ad 8 gare dalla fine Jan Oblak sente odore di primato, ma ha ancora un ostacolo da superare: non subire reti in questa ultima parte di campionato, o meglio non incassarne più di 3, superando così in testa a questa speciale classifica Paco Liaño, estremo difensore del Deportivo La Coruña per 8 stagioni. L’ex portiere spagnolo, 142 reti incassate in 165 partite, con appena 18 gol subiti in 38 giornate di campionato spagnolo nella stagione 1993/94, detiene il suo personale record come portiere meno battuto in Liga con una media di 0,47. Paco Liaño espressione massima del Trofeo Zamora, premio assegnato ogni anno in Spagna al miglior portiere, scelto analizzando le reti subite in rapporto alle gare giocate. Il trofeo dedicato a Ricardo Zamora, ex estremo difensore spagnolo degli anni ’20, il nuovo obiettivo di Jan Oblak: nel mirino Paco Liaño e sulle orme di Buffon, il portiere dell’Atletico può mettere le mani su un nuovo record. In presa alta.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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