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Vab Basten proposte fuorigioco – L’ex campione di casa Milan ha avanzato una serie di proposte finalizzate a rinnovare il gioco del calcio.

Il calcio dall’inizio del XXI secolo si è rinnovato e non poco, dando spazio a parecchie novità. Una su tutte e freschissima di approvazione riguarda il Mondiale del 2026. La FIFA ha infatti deciso per quella data di introdurre la Coppa del Mondo a 48 squadre. Una decisione che ha chiaramente suscitato scalpore e che difficilmente sarebbe potuta passare sotto traccia. Ancora più strane e cervellotiche sono invece le proposte avanzate dall’ex campione milanista, Marco Van Basten. Il fenomeno olandese, responsabile dello sviluppo tecnico del calcio, forte di questa carica in un’intervista alla BILD ha avanzato la sua proposta rivoluzionaria articolata in otto punti.

Shootout, fuorigioco, cartellini e falli

Van Basten ha innanzitutto parlato dei calci di rigore. Un sistema poco spettacolare e al quale l’olandese preferisce gli shootout: “Nelle gare a eliminazione diretta e nelle fasi a gruppi dei grandi tornei. Si parte a 25 metri dalla porta: in 8” deve finire l’azione. Gli shootout sono spettacolari per gli spettatori e sono anche interessanti per i giocatori. I rigori tradizionali finiscono dopo un secondo, mentre negli shootout ci sono più possibilità. Si può dribblare, tirare o aspettare il movimento del portiere”. Ancora una volta per favorire la spettacolarità del gioco arriva la sua proposta sulla regola del fuorigioco: “Il calcio assomiglia sempre di più alla pallamano. Personalmente, sono curioso di capire come andrebbero le cose senza il fuorigioco. Penso che il calcio diventerebbe più spettacolare, che gli attaccanti avrebbero più occasioni e ci sarebbero più gol. E i gol sono quello che i tifosi vogliono vedere”.

Discorso aperto anche per quanto riguarda falli e distribuzione dei cartellini gialli: “Si starebbe fuori 5 o 10 minuti. Se è già difficile giocare in dieci contro undici, chissà come sarebbe in otto contro nove. Già da tempo penso che un difensore possa commettere al massimo 5 falli, come nel basket: poi deve lasciare il campo”.

Tempo, partite, 8vs8 e proteste

Van Basten ne ha per tutti e prosegue proponendo eventuali rivisitazione del regolamento anche per quanto riguarda tempo effettivo e numero di match: “Tempo effettivo solo negli ultimi 10 minuti. Il tempo si ferma ogni volta che il pallone esce o ad ogni fallo: così si eviterebbero le perdite di tempo. Oggi si gioca troppo. Si dovrebbe passare dalle 80 partite a stagione per squadra a un numero massimo di 50″. Infine l’ex campione del Milan pone l’attenzione sulla tipologia di gare delle selezioni giovanili e sull’annosa questione delle proteste: “Il calcio professionistico deve restare così, 11 contro 11. Ma il calcio giovanile o quello per gli over 45 va giocato su un campo più piccolo con meno calciatori. Bisogna prendere esempio dal rugby: può protestare soltanto il capitano”. Proposte alquanto bizzarre di Marco Van Basten che preferirebbe di fatto un calcio estremamente mutato rispetto a quello che lo ha reso grande negli anni ottanta.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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