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Secondo le ultime calciomercato Andrea Conti, reduce dall’Europeo in Polonia con l’Italia Under 21, è in procinto di passare al Milan per una cifra vicina ai 25 milioni di euro. Un investimento davvero importante per il club rossonero. L’ultima stagione del laterale lombardo con l’Atalanta, sotto la guida di Gian Piero Gasperini, può essere considerata quella della consacrazione definitiva. Il 3-5-2 optato dal tecnico degli orobici ha esaltato in maggior misura le sue caratteristiche sviluppando, inoltre, un senso del gol senza uguali. Otto marcature per lui in trentatré incontri: numeri da vero attaccante. Conti sembra così pronto per una vera big: il passaggio alla squadra rossonera è solo questione di ore. Del resto le sue dichiarazioni all’aeroporto di Orio al Serio di ritorno dalla Polonia avevano chiarito la situazione: “Il Milan è una possibilità. Quando si è palesata, ho deciso di giocare nel Milan e staremo a vedere. So che giovedì le due società si vedranno per trovare un accordo. Quello che mi è accaduto è merito dell’Atalanta, alla quale sarò grato per sempre. Ringrazio anche Di Biagio che ha sempre creduto in me. Il Milan è un sogno che si realizzerebbe”.

Conti, la crescita a Perugia e a Lanciano

Cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta, nella stagione 2013-2014 Andrea Conti passa in prestito in Lega Pro al Perugia dove colleziona sedici presenze contribuendo alla promozione del Grifone nel campionato cadetto. L’allenatore dell’epoca, Andrea Camplone, in un’intervista di fine stagione affermò: “Quali sono i giovani migliori del campionato? Posso parlare dei miei. E Andrea Conti, terzino destro classe 1994 dell’Atalanta, è uno che farà strada”.  A stagione in corso il tecnico pescarese decise di cambiare modulo passando dal 4-3-3 al 3-5-2 nella seconda parte di stagione con Conti a destra: “Sono stato costretto a cambiare modulo. Eravamo troppo prevedibili con il 4-3-3 e insicuri in difesa. Non ho dormito due notti per cercare di capire come fare. E così ho deciso di adeguare il modulo alle caratteristiche dei giocatori”. Anche quelle di Andrea Conti? L’anno successivo, invece, per la freccia dell’Atalanta arriva l’esordio in Serie B con la maglia del Lanciano dove gioca ben ventiquattro incontri. Roberto D’Aversa, tecnico degli abruzzesi, attua un classico 4-3-3 con Conti e Mammarella sulle fasce.  Dopo due lunghi anni a girovagare per l’Italia, nell’estate del 2015 il terzino viene aggregato in prima squadra dell’Atalanta facendo così il suo esordio in Serie A nel gennaio 2016 nel 4-3-3 di Edy Reja contro l’Udinese. Nella scorsa stagione, invece, Conti parte titolare nello scacchiere di Gasperini diventando fin da subito uno degli elementi indispensabili della squadra orobica.

Conti, meglio la difesa a quattro o la difesa a cinque?

Il modo rivoluzionario di Gian Piero Gasperini, che porta i propri giocatori a duellare uomo contro uomo in ogni zona del campo, hanno esaltato le caratteristiche del futuro terzino del Milan. Per tutta l’intera durata delle partite Andrea Conti riusciva ad attaccare sulla fascia destra con disinvoltura accompagnando sempre le azioni offensive della propria squadra come dimostrano le numerose reti decisive messe a segno.   Il ruolo del terzino cambia leggermente rispetto ai compiti che l’allenatore dà in base al modo in cui preferisce giocare. Il terzino in una difesa a quattro è un vero e proprio difensore aggiunto: in caso di uscita in pressing dei centrali i terzini devono essere subito pronti a scappare alle spalle per effettuare le classiche “coperture preventive”. In una difesa a tre, o meglio a cinque, il terzino ha i compiti di un vero e proprio esterno e nel caso in cui avrebbe difficoltà a tornare sulla linea difensiva, alle sue spalle sono presenti ben tre centrali che possono temporeggiare l’azione degli avversari. Conti dovrebbe diventare più intelligente dal punto di vista del gioco per capire quando spingere oppure no. Il segreto del terzino in una difesa a quattro è capire le situazioni di gioco perché in un 4-3-3 ad accompagnare l’azione dei tre attaccanti sono prevalentemente gli interni di centrocampo. La spinta eccessiva dei terzini in una situazione di transizione negativa potrebbe lasciare i due centrali soli in balia degli attaccanti avversari. Anche agli ultimi Europei in Polonia il terzino italiano si è destreggiato ottimamente in fase offensiva, meno in quella difensiva a quattro nel reparto arretrato. Lo stesso Conti, però, ai microfoni di Sky Sport, ha ribadito di non aver difficoltà a giocare in una difesa a quattro: “Difesa a quattro in una grande squadra? Sono abituato a giocare così, non avrei problemi nemmeno in una grande squadra. Posso tranquillamente giocare a quattro anche in una big”. Montella dovrà così lavorare soprattutto sulla testa del giocatore per apportare modifiche nette al suo modo di giocare che è molto differente rispetto a quelle del passato. O sta pensando ad un possibile 3-5-2 con Conti e Ricardo Rodriguez come esterni?

Conti Under 21

Guardando l’immagine la prima cosa che subito balza agli occhi sono le mancate coperture preventive di Andrea Conti. Il terzino, essendo abituato a giocare in una difesa a cinque, pecca nelle soluzioni in fase di non possesso. Proprio perché per una stagione intera è stato abituato a giocare uomo contro uomo contro avversari diretti. In questo fotogramma si può vedere che con la palla sul versante sinistro c’è una prateria sul lato destro. Conti potrebbe effettuare ulteriormente una copertura per poi allargarsi in situazione di giro palla dei difensori centrali.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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