Skip to main content

Tra i cantanti che proveranno a strappare la possibilità di rappresentare San Marino all’Eurovision c’è anche Valerio Scanu: vediamo il testo e il significato del suo brano.

Prende il via Una voce per San Marino, la gara che decreterà chi rappresenterà lo stato all’Eurovision Song Contest 2022 a Torino, aggiungendosi a Mahmood e Blanco, che ovviamente rappresenteranno l’Italia dopo la vittoria al Festival di Sanremo con Brividi. Tra gli artisti in gara a Una voce per San Marino c’è anche Valerio Scanu: vediamo il testo e il significato della sua canzone Io credo

Valerio Scanu, il significato di Io credo

Valerio Scanu prova a conquistare un posto all’Eurovision con un brano che parla del delicato tema della fede, intesa però come tema generale, quello del credere. Ciò in cui si crede è una cosa personale e alla fine quali sono le differenze tra le varie religioni? Come dice Valerio Scanu, Dio s’interessa alla sostanza, mentre gli uomini, stupidi, pensano alla forma. Da questo principio il cantante si auspica che cadano tutte le differenze e spera nella tolleranza e nell’accettazione.

Valerio Scanu, il testo di Io credo

Io credo perché non si sa mai
credo di alieni che ci guardano dall’alto
che ci mandano i segnali
ai fantasmi nei castelli credo che anche gli animali
hanno un’anima
e che esiste un paradiso per i cani
che hanno amato i bambini, i bambini

Io credo perché non si sa mai
credo all’amore che oggi nasce dopo muore, poi rinasce
che si trasforma in qualcos’altro con tipo un fiore profumato
non si crea ne si distrugge
tutto quanto viene solo trasformato
solo il prato della vita, della vita

E faccio il segno della croce in una Sinagoga ripeto tutto il mio rosario
dentro una moschea
credo che Dio non si interessi della forma
lui pensa solo alla sostanza delle cose
mentre noi uomini purtroppo stupidi
ci interessiamo della forma, delle forme, della firma

Io credo perché non si sa mai
perché ho paura di chi non ha mai paura di sbagliare
credo al bene e quindi
credo che l’amore può salvare da tutto il male
che riconosco e che la notte
fa tremare ma per fortuna che c’è il tuo cuore…
il mio cuore

E faccio il segno della croce in una Sinagoga ripeto tutto il mio rosario
dentro una moschea
credo che Dio non si interessi della forma
lui pensa solo alla sostanza delle cose
mentre noi uomini purtroppo stupidi
ci interessiamo troppo delle cose inutili

E faccio il segno della croce in una Sinagoga ripeto tutto il mio rosario

Prego a la Mecca, a Roma, a Gerusalemme
il mondo fosse governato dalle mamme
non ci sarebbero più figli in guerra
su questa terra, su un’altra terra

Io prego perché non si sa mai

Siamo su Google News: tutte le news sullo spettacolo CLICCA QUI

Danilo Budite

Romano, classe 1995. Una laurea in editoria e scrittura e tanta voglia di raccontare il mondo che mi circonda