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Il primo singolo del nuovo album di Ernia, Io non ho paura, è Bella fregatura: il testo e il significato della canzone

A poco più di due anni da Gemelli, Ernia torna con un nuovo album, Io non ho paura, pubblicato venerdì 18 novembre 2022. Il titolo del Cd prende spunto dal famoso libro di Niccolò Ammaniti, da cui è stato tratto anche il film di Gabriele Salvatores, e parla proprie delle paure, contestualizzandole e declinandole in diversi contesti. Quello amoroso è lo sfondo di Bella fregatura, il primo singolo estratto dall’album, che si presenta subito come uno dei brani più amati del cd. Erede morale, forse, del fortunatissimo Superclassico di Gemelli, Bella fregatura parla d’amore, ma lo fa da un punto di vista particolare. Vengono esemplificate, infatti, nel testo le paure e i timori che si vivono quando si costruisce una relazione, tra l’impulso di fuggire al primo ostacolo e la decisione di restare e rischiare, che poi fa la differenza tra una relazione stabile e una saltuaria. I dubbi e le ansie costituiscono il pane quotidiano di una coppia, ma se l’amore è forte tutte queste paure si possono affrontare insieme e alla fine si riesce a rimanere insieme, in quella bella fregatura che è di fatto l’amore.

Bella fregatura è il primo singolo scelto da Ernia per le rotazioni radiofoniche. È un brano estremamente musicale, che per molti aspetti richiama Superclassico, ma è declinato in maniera perfetta all’interno dello sguardo collettivo che caratterizza l’intero album. È una canzone manifesto della bravura di Ernia, capace di mescolare sapientemente la sua autorialità e una melodia riconoscibilissima, non a casa è stata scelta per rappresentare in prima istanza l’intero album, che conta in sé tantissimi brani di livello assoluto, tra cui spicca l’intensa Buonanotte, una delicata lettera di Ernia a suo figlio mai nato.

Bella fregatura Ernia: testo canzone

Se c’è da dire in situazioni come questa in precedenza
ero sempre abituato a girarmi e fuggire, lo faccio con stile
Come se avessi sempre avuto più paura di avere successo
e quindi in casi come questo quasi preferissi fallire
o meglio, morire
E ho dubbi su vari aspetti di quelle cose che progetti
io penso ad altro, non lo accetti, sarò io ad avere dei limiti
non andrebbe se fossimo simili, tanto poi do ragione a te
E penso che

Io penso a cose che tu non t’aspetti
perché ho ancora più sogni che cassetti
ma se dagli occhi tu apri i rubinetti
fanno contrasto con la pelle scura e non so non aver cura di te
E non so più come spiegare che un po’ mi fa paura quando mi siedi accanto
e parli solamente in prospettiva futura ma quest’amore è dittatura
sei la mia bella fregatura

Mi guardi mentre piangi e sembra che tu voglia infierire
che son tre anni, mi conosci e non ti voglio ferire
Sappiamo entrambi stile tg come vanno a finire
che inchiodo nel primo parcheggio e poi abbassiamo il sedile
Vorrei che un po’ di te capisse che un po’ di me sarà per sempre triste
che non c’è mia canzone in cui l’amore non finisce
non so fare programmi nel presente né per sempre
e far coincider tutto non è facile per niente
E ho dubbi su vari aspetti di quelle cose che progetti
io penso ad altro, non lo accetti, non vorrei mai asciugarti le lacrime
sembra cambi l’idea che tu hai di me, tanto poi do ragione a te
E penso che

Io penso a cose che tu non t’aspetti
perché ho ancora più sogni che cassetti
ma se dagli occhi tu apri i rubinetti
fanno contrasto con la pelle scura e non so non aver cura di te
E non so più come spiegare che un po’ mi fa paura quando mi siedi accanto
e parli solamente in prospettiva futura ma quest’amore è dittatura
sei la mia bella fregatura
sei la mia bella fregatura
sei la mia bella fregatura

Danilo Budite

Romano, classe 1995. Una laurea in editoria e scrittura e tanta voglia di raccontare il mondo che mi circonda