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Dune 2 è arrivato in sala in Italia, e sta già riscuotendo un enorme successo. Secondo il suo regista, il film può essere visto anche senza conoscere il primo.

È il film del momento e, con ogni probabilità, l’evento cinematografico dell’anno. L’impatto di Dune 2 sul pubblico e sulla critica, in Italia e all’estero, è già impressionante, sebbene il film sia uscito in sala da pochi giorni. L’opera diretta dal canadese Denis Villeneuve, della durata di 165 minuti, è un kolossal di fantascienza che segue di tre anni il primo capitolo del film, a sua volta tratto dal primo romanzo del ciclo di Dune, pubblicato nel 1965 e scritto da Frank Herbert.

La serie conta in tutto ben sei romanzi, anche se non è chiaro se verranno tutti portati sul grande schermo (generalmente, la critica considera il primo il migliore). Tuttavia, non tutti hanno visto Dune – Parte 1, uscito appunto nel 2021, e potrebbero pensare di doverlo recuperare prima di vedere la conclusione della storia. Ovviamente è sempre bene vedere ogni film di una saga nell’ordine corretto, per arrivare preparati alla visione dei nuovi capitoli. Ma nel caso di Dune – Parte 2 potrebbe anche non essere fondamentale.

A spiegarlo è stato lo stesso Villeneuve, in una delle interviste rilasciate per la promozione del nuovo film. Parlando al portale Moviefone, il regista canadese ha spiegato che con la produzione hanno cercato di rendere Dune 2 abbastanza autonomo rispetto al primo capitolo, in modo che chiunque potesse vederlo anche senza conoscere i fatti avvenuti nel primo film. “Abbiamo dato abbastanza indizi all’inizio della storia” ha spiegato, pur riconoscendo che sarebbe meglio aver visto Dune – Parte 1 prima di affrontare la nuova pellicola.

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Dune 2 la scelta del regista

Dune - Denis Villeneuve

Il fatto è che le premesse poste dal primo film non consistono tanto in aspetti della trama, che sono in realtà pochi e facilmente riassumibili, ma in un contesto più generale sulla cultura e la storia del mondo attorno a cui si muove la trama di Dune. Nel primo film assistiamo infatti alla rapida caduta della casa Atreides, posta al governo del pianeta Arrakis, a causa di un intrigo politico ordito dai loro rivali, la casa Harkonnen, interessati al controllo della preziosa spezia prodotta sul pianeta. Al massacro degli Atreides sfugge però il giovane figlio del duca Leto, Paul, che scappa nel deserto con la madre e incontra qui i nomadi Fremen, innamorandosi di Chani.

Ma Dune non è solo questo, ovviamente. Nel primo film, Villeneuve si prende il tempo per approfondire la cultura complessa dell’universo e del suo pianeta, una sorta di versione fantascientifica del Medioevo europeo e arabo. Particolare rilievo ha l’aspetto religioso, che prende ampia ispirazione da alcuni culti settari dell’Islam, e in particolare della figura di una sorta di Messia (che sembra essere proprio Paul Atreides) destinato a guidare una guerra alla testa dei Fremen contro l’ordine attuale dell’Impero.

Valerio Moggia

Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.