Skip to main content

Bisogna sempre stare attenti, quando ci si trova nel traffico: la gente si irrita facilmente, quando è al volante, e può avere reazioni esagerate. Di certo, non come quella di Russel Crowe ne Il giorno sbagliato, film del 2020 diretto dal regista tedesco naturalizzato statunitense Derrick Borte (The Joneses, London Town). In questo thriller di pochi anni fa, l’amatissimo (e abbastanza irriconoscibile) eroe de Il gladiatore si ritrova in un ruolo decisamente insolito, quello del cattivo di turno, da cui dovrà scappare una giovane madre (Caren Pistorius), colpevole solo di aver suonato il clacson alla persona sbaglia nel giorno sbagliato. L’antagonista interpretato da Russel Crowe, Tom Cooper, è infatti un uomo che ha avuto una brutta giornata, per usare un eufemismo: sullo stesso modello, o quasi, del Michael Douglas di Un giorno di ordinaria follia di Joel Schumacher, per intenderci. Cooper è infatti una persona mentalmente instabile, che dopo aver accumulato a lungo rabbia e risentimento un bel giorno esplode. Armato di un martello e di una tanica di benzina, irrompe nella casa dove vivono la sua ex moglie e il nuovo compagno di lei, li uccide e poi dà fuoco alla casa. Se ne va dunque a bordo del suo pick-up, come se niente fosse, fino a imbattersi per puro caso in Rachel Hunter. La quale, già nervosa di suo, lo fa arrabbiare suonando il clacson in mezzo al traffico e poi trattandolo in maniera un po’ brusca. E così, inconsapevolmente, riaccende la follia dell’uomo, che la insegue e inizia a tormentarla, in un’escalation di ostilità e aggressività. Una trama insolita quella de Il giorno sbagliato e la spiegazione del finale del film è altrettanto inquietante. Appare presto chiaro che la situazione è sfuggita di mano, e Rachel si ritrova a dover fuggire da Cooper assieme al suo figlioletto Kyle (Gabriel Bateman). I due si rifugiano a casa della madre di lei, dove Kyle attiva un allarme silenzioso per fare intervenire il prima possibile la polizia, dato che l’uomo sembra intenzionato a uccidere pure la donna e il figlio. Cooper trova Kyle e lo aggredisce, cercando di strangolarlo. Il giorno sbagliato finisce con Russel Crowe che viene ucciso da Rachel che riuscirà a prendere un paio di forbici e colpire l’uomo infilandogliele nell’occhio, uccidendolo. Anche tu diresti che è una conclusione che cambia la vita dei protagonisti.

Potrebbe interessarti anche: Russell Crowe oggi: come è diventato l’attore di Robin Hood e il Gladiatore

Il Giorno sbagliato e l’ottima scelta

Nel finale de Il giorno sbagliato, madre e figlio, soccorsi infine dalla polizia, apprendono che il fratello della donna – Fred, che era stato a sua volta aggredito da Cooper – sta bene e si trova in ospedale. I due decidono di andarlo a trovare, ma mentre sono in macchina un’altra auto taglia pericolosamente la strada a Rachel. La donna sta per urlare contro al conducente, ma si ferma prima, ricordando cosa è successo l’ultima volta, e Kyle commenta dicendole “Ottima scelta”. È in questa frase la spiegazione del finale de Il giorno sbagliato. Insomma, non capita certo tutte le volte (grazie al cielo) di imbattersi nel traffico in un maniaco omicida, ma questo non è un motivo valido per non mantenere la calma ed essere scortesi con le altre persone.

Valerio Moggia

Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.