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Un testo intimo e toccante quello della canzone Quale Allegria di Lucio Dalla. Scopriamo il significato del brano

Quale Allegria è una delle canzoni più famose di Lucio Dalla. Viene scritta dal cantautore tra il 1976 e il 1977 ed è inserito nell’album Com’è profondo il mare. Si tratta del primo progetto discografico che vede Lucio Dalla come unico autore di tutte le canzoni. Quale Allegria è un testo intimo e profondo, la prima canzone d’amore scritta da Lucio Dalla che parla di un amore andato via e mai più trovato. I giorni scorrono sempre uguali, senza emozioni, senza allegria.

A Paolo Piermattei, suo stretto collaboratore, Lucio Dalla confidò che l’Andrea che cita nella canzone era un povero emarginato di Roma al quale lui, spesso, pagava il pranzo. Quale Allegria racconta la disillusione ed è una confessione spietata e struggente che emoziona ad ogni ascolto.

Quale Allegria testo

Quale allegria
Se ti ho cercato per una vita senza trovarti
Senza nemmeno avere la soddisfazione di averti
Per vederti andare via
Quale allegria
Se non riesco neanche più a immaginarti
Senza sapere se strisciare se volare
Insomma, non so più dove cercarti
Quale allegria
Senza far finta di dormire
Con la tua guancia sulla mia
Saper invece che domani ciao come stai
Una pacca sulla spalla e via
Quale allegria
Quale allegria
Cambiar faccia cento volte per far finta di essere un bambino
Con un sorriso ospitale ridere cantare far casino
Insomma far finta che sia sempre un carnevale
Sempre un carnevale
Senza allegria
Uscire presto la mattina
La testa piena di pensieri
Scansare macchine, giornali
Tornare in fretta a casa
Tanto oggi è come ieri
Senza allegria
Anche sui treni e gli aeroplani
O sopra un palco illuminato
Fare un inchino a quelli che ti son davanti
E son in tanti e ti battono le mani
Senza allegria
A letto insieme senza pace
Senza più niente da inventare
Esser costretti a farsi anche del male
Per potersi con dolcezza perdonare
E continuare
Con allegria
Far finta che in fondo in tutto il mondo
C’è gente con gli stessi tuoi problemi
Per poi fondare un circolo serale
Per pazzi sprasolati e un poco scemi
Facendo finta che la gara sia
Arrivare in salute al gran finale
Mentre è già pronto Andrea
Con un bastone e cento denti
Che ti chiede di pagare
Per i suoi pasti mal mangiati
I sonni derubati i furti obbligati
Per essere stato ucciso
Quindici volte in fondo a un viale
Per quindici anni la sera di Natale

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Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno